Siete sicuri dell'affidabilita' della vostra palestra?

                     Tappetone di sicurezza

Passati i bagordi festivi  ci si comincia a preoccupare per la forma fisica un po’ appesantita dai cenoni o addirittura “da restaurare” a causa di uno stile di vita poco corretto.

Tra un po’ sara’ boom di iscrizioni in palestra in vista del “fisico” da bikini, in forma dunque per l’estate, del resto se non si comincia ora…

Vi iscrivete quindi in palestra, ma siete sicuri del personale a cui vi affidate? E della palestra? Le norme di sicurezza sono rispettate?

Buona norma sarebbe fare una perlustrazione del centro fitness in cui volete iscrivervi, magari anche attraverso la classica lezione di prova che ormai tutte le palestre offrono prima dell’iscrizione vera e propria.

Potete cosi’ farvi un’idea della pulizia degli ambienti, dei macchinari perfettamente funzionanti, di almeno un istruttore che “vi tenga d’occhio” e possa intervenire nel caso in cui state eseguendo dei movimenti non proprio corretti e che possono provocarvi piu’ danni che altro.

Diversi anni fa, una decina e piu’ mi iscrissi ad una palestra nel centro di Napoli scelta perche’ vicina a casa soprattutto, e  anche economicamente mi sembrava abbastanza abbordabile per una studentessa universitaria

Cosi’  contenta di fare qualcosa per il mio fisico “sedentario” di studente mi iscrissi ad un corso misto, step aerobica e un po’ di latino americano che uniti ad un po’ di tapis roulant  e cyclette mi avrebbero resa  nel giro di qualche mese ( a detta degli istruttori) degna di attraversare il red carpet!!!.

Il primo impatto e’ stato traumatico non solo per la confusione che regnava, solo due tapis roulant e un numero spropositato di gente che si azzuffava per usarli, due istruttori che litigavano di continuo e facevano di tutto per attirare la gente nel proprio corso parlando male di quello dell’altro.

Se ti capitava di frequentare step per dire, l’istruttrice ti diceva che il suo corso era migliore di quello del collega che ti faceva dimagrire e che quello dell’altro non serviva a niente era per vecchi. Stessa solfa quando frequentavi il corso dell’altro.

Regnava quindi una confusione totale tra noi utenti acuita dal fatto che purtroppo questi  che si spacciavano per istruttori non avevano fatto altro che seguire dei corsi di ballo, tutto qui, ma diplomi? Una volta c’era il diploma ISEF, adesso la laurea in scienze motorie, ma inutile dire che i tipi in questione blateravano di fantomatici corsi, ma in realta’ di qualifiche nemmeno l’ombra!!!

E lo spazio per fare gli esercizi a terra? Completamente occupato da tappetini  e gente che sudava senza neanche, dico neanche l’ombra di uno pseudo istruttore che almeno desse un occhio.  I bulli che usavano gli attezzi come se stessero nella giungla, morale un ragazzo con una gamba rotta e la palestra ancora aperta tutt’ora.

Dopo una sudata del genere ci voleva una bella doccia rilassante, bene la caldaia era puntualmente fuoriuso!!!  Ho resistito un mese sperando che qualche istruttore “generoso” si accorgesse di noi e ci desse qualche consiglio, ma erano sempre tutti alla macchinetta del caffe’ o perennemente in ritardo!

Vi ho raccontato questa esperienza per farvi capire come sia importante affidarsi a personale qualificato, a fare attivita’ fisica che non sia una corsa all’ultimo tapis roulant disponibile, ad avere macchinari perfettamente funzionanti, uno dei tapis della palestra prendeva la rincorsa da solo anche quando era programmato! 

Del resto questi servizi li paghiamo e molte volte anche cari. Quindi fate una ricognizione per rendervi conto se vale veramente la pena iscrivervi in quella palestra.

 

Dal sito http://www.professionefitness.com/  vi segnalo visto che siamo in argomento un interessante articolo che riguarda i problemi di reputazione del fitness da cui riporto un estratto

“L’istruttore è la persona che si relaziona più spesso con il cliente ed è l’unico che può svolgere un lavoro di monitoraggio sulla sua soddisfazione, intervenendo favorevolmente sulla sua motivazione: ma solo se è stimato!
Ci rendiamo conto che nel percepito delle persone, la palestra è ancora tutto uno sculettare di chiappe e un palpitare di muscoli? Per quanto tempo ancora dovremo pagare il dazio della superficialità collettiva e contaminante con cui il fitness in Italia è stato smerciato e svilito? Ci rendiamo conto che i medici, sia generici che specialisti, hanno quasi sempre paura di spedire i propri pazienti in una palestra? Che piuttosto che metterli in mano di un istruttore di fitness preferiscono fargli comprare una cyclette da piazzare in casa, pur sapendo che, nella maggior parte dei casi, sarà abbandonata entro un mese nello sgabuzzino o dietro un armadio?”

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