Esistono diecine di modi diversi di fare squat (o piegamenti delle gambe), ognuno con azioni diverse sui muscoli e sul nostro aspetto.
Indubbiamente si tratta di un esercizio che richiede una certa agilità e preparazione: se siete fermi da anni, se siete sovrappeso, se avete le articolazioni di ginocchia e caviglie in cattive condizioni, se siete reduci da un incidente o una rieducazione motoria, è opportuno prepararsi un po’.
Queste sono i principali parametri che interessano lo squat:
quanto siete piegati in avanti quanto i talloni sono sollevati da terra quanta distanza c’è tra le gambe (e tra i piedi) quanto riuscite ad articolare la caviglia quanto divergenti sono piedi e ginocchia quanto scendete
A questi parametri si aggiungono, naturalmente, le variazioni del tipo di lavoro: numero di serie e ripetizioni, velocità di esecuzione, riposo tra le serie, allenamenti settimanali, eventuale carico supplementare.
Variando i parametri abbiamo la possibilità di interessare un muscolo piuttosto che un altro, e quindi anche modellare il nostro corpo come desideriamo; variando il lavoro, invece, decidiamo se vogliamo aumentare di peso, dimagrire, aumentare il fiato, la forza o la resistenza. State caldi, si continua!
(Image courtesy health24.com)
