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Un recente episodio di violenza avvenuto a Foggia ha messo in evidenza una questione critica riguardante il personale del 118.
Due giorni fa, un equipaggio di soccorso è stato aggredito dai familiari di una donna deceduta, nonostante i tentativi di rianimazione. Questo atto di violenza ha sollevato preoccupazioni non solo per la sicurezza degli operatori, ma anche per la qualità del servizio di emergenza in situazioni di crisi.
Mario Balzanelli, il Presidente Nazionale della SIS118, ha espresso una condanna ferma nei confronti di questo gesto, definendolo “assurdo e gravissimo”. Balzanelli ha sottolineato l’importanza di garantire la protezione per gli operatori del 118 e ha esortato le istituzioni a intervenire tempestivamente per assicurare il rispetto delle leggi vigenti.
Una riflessione importante emersa dopo l’aggressione riguarda la presenza del medico durante le operazioni di soccorso. Secondo Balzanelli, la mancanza di un medico di emergenza in situazioni critiche, come quella che ha portato alla morte della donna, può scatenare reazioni violente e incomprensioni da parte dei familiari. “È fondamentale che il medico sia presente in tutte le situazioni in cui una vita è in pericolo”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di attuare misure che garantiscano questa presenza.
Il Presidente della SIS118 ha anche richiamato l’attenzione sul diritto dei cittadini a ricevere assistenza medica in situazioni di emergenza. Secondo l’articolo 32 della Costituzione, ogni individuo ha il diritto di ricevere cure mediche adeguate e tempestive. La presenza di un medico di emergenza non è solo una raccomandazione, ma un obbligo morale e giuridico dello Stato. Balzanelli ha evidenziato che i cittadini, che contribuiscono al sistema attraverso le tasse, devono poter contare sulla disponibilità di un medico in situazioni di crisi.
Di fronte a un quadro così preoccupante, è fondamentale che il Governo prenda coscienza della situazione. Balzanelli ha chiesto un intervento immediato per affrontare la carenza di medici del 118 in tutto il territorio nazionale. Negli ultimi vent’anni, i governi hanno spesso ignorato questo problema cruciale, ma ora è giunto il momento di agire. “Non possiamo continuare a voltare le spalle a questa realtà”, ha esortato, indicando che la vita di molte persone dipende dalla risposta rapida e adeguata dei servizi di emergenza.
La mancanza di medici nel servizio di emergenza non solo compromette la qualità dell’assistenza, ma ha anche effetti devastanti sulle vite degli operatori del 118. In situazioni di emergenza, gli operatori si trovano a dover affrontare non solo il dolore e la sofferenza dei pazienti, ma anche l’ira e la frustrazione dei familiari quando le cose non vanno come sperato. Questo clima di tensione può portare a situazioni di violenza, come quella avvenuta a Foggia, in cui gli operatori sono stati aggrediti anziché ricevere supporto e comprensione.
È chiaro che la questione della sicurezza e della qualità del servizio di emergenza richiede un impegno collettivo. La SIS118 ha fatto un appello a tutte le istituzioni affinché si rendano conto dell’importanza di un sistema di emergenza ben strutturato e adeguatamente supportato. “Le vite delle persone e la sicurezza degli operatori non possono essere messe in discussione”, ha concluso Balzanelli, sottolineando che è necessaria una risposta tempestiva e determinata da parte del Governo per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro.