Aldo Montano, la dieta dell’atleta azzurro

Condividi

Lo schermidore, vincitore della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene nel 2004, è ben consapevole degli obblighi alimentari cui è necessario sottostare per mantenersi in forma.

Il campione olimpico ha rivelato alcuni dei suoi segreti in cucina. Aldo Montano, la dieta dell’atleta azzurro.

La dieta di Aldo Montano

Nato nel 1978, Aldo Montano si è sempre contraddistinto per un’attenzione spasmodica nei confronti dell’alimentazione sana e corretta. Una predisposizione, quest’ultima, alla base della forma fisica pressoché perfetta di cui gode l’atleta azzurro.

Omaggiato con il “Premio Food&Sport 2021” per l’impegno profuso nella diffusione delle buone pratiche alimentari all’interno del mondo dello sport, lo schermidore ha sintetizzato così le sue abitudini in cucina:

Noi atleti siamo sempre legati a grandi diete durante periodi più o meno lunghi di preparazione. Abbiamo un’attenzione maggiore rispetto a quella di una persona normale per il cibo. La forma fisica ottimale ti aiuta nella performance. Con gli anni, la mia alimentazione è cambiata. Da ragazzo fai meno caso alle calorie, poi il metabolismo cambia e bisogna avere molte più accortezze.

Fondamentale, pertanto, è proprio la consapevolezza del proprio corpo. Soltanto seguendo una dieta appropriata è infatti possibile raggiungere un certo livello. L’idea che le abitudini alimentari non influiscano affatto sulle performances degli atleti, è dunque estremamente dannosa. Ciò che si mangia conta eccome.

No. Non seguo una dieta in particolare, – continua Aldo Montano – Ho imparato a non limitarmi, ma a puntare sulla qualità. Certo, bisogna fare anche i conti con la quantità. Mezzo kg di pasta la mangiavo a 10 anni, ora con un etto sono già al limite . L’unica cosa che non mangio? I formaggi, perché sono allergico

In conclusione, nonostante ogni atleta debba adottare alcune accortezze in cucina, non è affatto necessario seguire una dieta rigida e particolare. Ciò che è sufficiente, al contrario, è imparare a contenersi, nella consapevolezza che la qualità del cibo sia molto più importante della quantità. Il che non significa, tuttavia, che sia necessario rinunciare ai propri piatti preferiti. Nel caso di Aldo Montano, la pasta alla carbonara.

Gli allenamenti

Con il passare degli anni, la qualità assume un’importanza via via maggiore rispetto alla quantità anche per quanto riguarda gli allenamenti in palestra.

Queste, al riguardo, le parole dello schermidore:

Alla mia età, bisogna puntare sulla conservazione. Quindi, meno sedute in palestra. Prima svolgevo una doppia seduta per tutta la settimana, per un totale di circa 10 sedute alla settimana, ora mi alleno la mattina e inserisco qualche rientro nel pomeriggio. Punto sulla qualità.

Come sempre, pertanto, l’esperienza è foriera di saggezza. Una consapevolezza dei limiti e delle potenzialità del proprio corpo, in questo senso, è di estrema importanza.

Specialmente per un atleta olimpico che punta a rendere orgoglioso di sé il proprio paese.

Leggi anche:

La dieta di Tina Cipollari: i segreti alimentari dell’opinionista