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Nel 2025, i principali indici azionari globali hanno mostrato un andamento variabile. Il Dow Jones Industrial Average ha registrato una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente, mentre l’S&P 500 ha visto un incremento del 7%. In Europa, l’Euro Stoxx 50 ha evidenziato una crescita più contenuta, attestandosi attorno al 4%.
La inflazione ha continuato a rappresentare una sfida nel 2025, con un tasso annuale medio del 5,2% negli Stati Uniti.
Di conseguenza, la Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse in un intervallo di 4,25%-4,50%, cercando di bilanciare la crescita economica e il controllo dell’inflazione.
Il settore tecnologico ha guidato la ripresa, con aziende come Apple e Microsoft che hanno registrato entrate superiori del 10% nel primo semestre del 2025. D’altra parte, il settore energetico ha beneficiato dell’aumento dei prezzi delle materie prime, con un incremento del 15% nei profitti.
Le tensioni geopolitiche in Asia e le incertezze legate a politiche commerciali hanno avuto un impatto significativo sui mercati. L’indice VIX, che misura la volatilità attesa, è aumentato del 20% nei primi nove mesi del 2025, indicando timori di instabilità.
Guardando al futuro, le proiezioni indicano una continuazione della crescita economica, con il PIL degli Stati Uniti previsto crescere del 2,5% nel 2026.
Tuttavia, l’inflazione potrebbe rimanere elevata, influenzando le decisioni di politica monetaria. Gli analisti stimano che il Dow Jones potrebbe raggiungere i 40.000 punti entro la fine del 2026, se le condizioni macroeconomiche rimarranno stabili.