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Le coperture vaccinali in Italia, in particolare per il Papilloma Virus (HPV) e la Meningite B, sono ancora insufficienti e variano significativamente da regione a regione.
Nonostante l’importanza fondamentale di queste vaccinazioni nel proteggere i giovani da malattie gravi e potenzialmente letali, persistono disparità che richiedono un intervento strategico e mirato. Recenti incontri scientifici hanno sottolineato l’urgenza di uniformare le politiche vaccinali e ottimizzare l’offerta per garantire un accesso equo a tutti gli adolescenti.
Il Papilloma Virus Umano (HPV) rappresenta la malattia sessualmente trasmessa più comune, con circa l’80% della popolazione sessualmente attiva che ne viene a contatto almeno una volta nella vita.
Questo virus è direttamente responsabile di tutti i casi di tumore della cervice uterina e contribuisce ad aumentare il rischio di altri tipi di cancro. Nonostante il vaccino nonavalente per HPV sia gratuito e disponibile in Italia per ragazzi e ragazze a partire dagli 11 anni, le coperture vaccinali rimangono deludenti. Nel 2023, la situazione è stata particolarmente critica, con regioni come Liguria e Trento che hanno messo in atto piani mirati per incrementare l’adesione e ridurre le disuguaglianze.
La vaccinazione contro la Meningite B è stata integrata nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) dal 2017, ma la copertura rimane attorno all’80%, con alcune regioni che non superano il 70%. La protezione offerta dal vaccino tende a diminuire nel tempo, rendendo essenziale un richiamo durante l’adolescenza, anche se attualmente non è previsto a livello nazionale.
La Provincia Autonoma di Trento ha avviato un ambizioso Piano per l’eliminazione dei tumori da HPV, implementando azioni concrete volte a migliorare le coperture vaccinali.
I risultati iniziali hanno mostrato un incremento significativo delle adesioni, evidenziando come strategie ben pianificate possano fare la differenza. In Liguria, un programma avanzato per la vaccinazione anti-Meningite B ha dimostrato che un approccio coordinato e mirato è in grado di aumentare l’accesso e migliorare l’equità, garantendo che un maggior numero di adolescenti riceva le vaccinazioni necessarie.
In seguito agli incontri e ai convegni, è emersa una chiara necessità di azioni coordinate tra le diverse regioni per armonizzare l’offerta vaccinale e garantire un accesso equo.
È fondamentale che le autorità sanitarie nazionali e regionali collaborino per implementare programmi di sensibilizzazione e recupero attivo delle vaccinazioni, in particolare per HPV e Meningite B. La formazione degli operatori sanitari e campagne informative mirate possono contribuire a ridurre l’incertezza e le paure associate alla vaccinazione. Solo attraverso un approccio integrato e basato sui dati sarà possibile raggiungere gli obiettivi di salute pubblica e proteggere i giovani da malattie gravi e prevenibili.