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Il kiwi, originario della pianta Actinidia deliciosa, si è affermato nel panorama della nutrizione, ricevendo un riconoscimento ufficiale dalla Commissione Europea.
Questo frutto esotico non rappresenta semplicemente un ingrediente da aggiungere alle insalate, ma è considerato un valido alleato per la salute intestinale.
Recentemente, l’Unione Europea ha approvato l’affermazione secondo cui il consumo di kiwi verdi supporta la funzione intestinale, incrementando la frequenza delle evacuazioni. Tale riconoscimento è stato possibile grazie a studi condotti dall’EFSA, i quali hanno evidenziato un chiaro legame tra il consumo regolare di kiwi e il miglioramento della funzionalità intestinale.
Il kiwi presenta caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente utile per la salute intestinale. Il segreto risiede nel suo contenuto di fibre, suddivisibili in due categorie: solubili e insolubili. Le fibre solubili aiutano a trattenere l’acqua nell’intestino, rendendo le feci più morbide e facilitando il transito intestinale. Le fibre insolubili, invece, aumentano il volume delle feci, stimolando la motilità intestinale.
Questa combinazione di fibre è fondamentale per prevenire la stitichezza e ridurre la sensazione di gonfiore, frequentemente associata a un’alimentazione irregolare. Inoltre, il kiwi contiene un enzima chiamato actinidina, il quale svolge un ruolo cruciale nella digestione delle proteine, migliorando l’assorbimento dei nutrienti e contribuendo a ridurre la pesantezza dopo i pasti.
Oltre a favorire il benessere intestinale, il kiwi offre una serie di altre proprietà nutrizionali.
È, infatti, una fonte eccellente di vitamina C, essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. Un solo kiwi è in grado di soddisfare il fabbisogno giornaliero di un adulto di questa vitamina.
Inoltre, il consumo di due kiwi consente di coprire circa la metà del fabbisogno di un altro micronutriente importante: la vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue. Tra i minerali presenti nel kiwi, si segnalano il potassio, il magnesio e il manganese, che contribuiscono alla salute generale.
Per sfruttare al massimo le proprietà del kiwi, è fondamentale prestare attenzione al modo in cui viene consumato. La nutrizionista Carola Dubini raccomanda di mangiarlo fresco, preferibilmente crudo, per preservare le fibre e la vitamina C. Qualora si optasse per preparazioni come estratti o centrifugati, si rischierebbe di perdere gran parte dei nutrienti.
Un’ottima abitudine è quella di abbinare il kiwi a uno yogurt bianco o a del kefir a colazione.
Questo accostamento unisce le fibre del kiwi ai probiotici presenti nei fermentati, favorendo un ulteriore miglioramento della salute intestinale. È importante, tuttavia, scegliere yogurt privi di zuccheri aggiunti, poiché questi ultimi possono compromettere i benefici dei probiotici.
Il kiwi si presta bene anche come spuntino. Una combinazione vantaggiosa è quella con la frutta secca, poiché la vitamina K è liposolubile, il che significa che viene assorbita meglio in presenza di grassi.
Ad esempio, un kiwi abbinato a una manciata di noci o mandorle risulta non solo gustoso, ma potenzia anche l’assorbimento dei nutrienti.
In aggiunta, il kiwi può essere un ottimo ingrediente per insalate fresche. Basterà tagliarlo a pezzetti e aggiungerlo a un mix di verdure per creare un piatto ricco di sapore e benefici. La dose consigliata è di circa due kiwi al giorno, un numero facilmente raggiungibile in una dieta equilibrata.
Recentemente, l’Unione Europea ha approvato l’affermazione secondo cui il consumo di kiwi verdi supporta la funzione intestinale, incrementando la frequenza delle evacuazioni. Tale riconoscimento è stato possibile grazie a studi condotti dall’EFSA, i quali hanno evidenziato un chiaro legame tra il consumo regolare di kiwi e il miglioramento della funzionalità intestinale.0