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La violenza di genere rappresenta un fenomeno che colpisce duramente la società italiana, con un femminicidio che si verifica in media ogni 3,8 giorni.
Di fronte a questa drammatica realtà, nasce il Calendario Rosso, un’iniziativa lanciata dall’onorevole Chiara Gribaudo per ricordare le donne vittime di violenza.
Questo originale calendario da tavolo non contrassegna festività o domeniche in rosso, ma i giorni in cui si sono consumati femminicidi. Un modo per rendere visibile e tangibile un problema che troppo spesso viene sottovalutato.
Il Calendario Rosso è il risultato della collaborazione tra l’agenzia Havas Italia e l’associazione Donnexstrada, con il patrocinio del Comune di Milano.
La sua creazione è stata ispirata da un desiderio di sensibilizzazione e prevenzione. Ogni giorno contrassegnato in rosso non solo ricorda una vittima, ma porta anche informazioni utili per affrontare situazioni critiche e messaggi di supporto per chi si trova in difficoltà.
Il costo del calendario è fissato a 15 euro, con il 50% dei proventi destinato all’associazione Donnexstrada, che offre supporto alle donne vittime di violenza.
In questo modo, chi acquista il calendario non solo ricorda, ma contribuisce attivamente a una causa importante.
Il Calendario Rosso ha anche un’importante funzione educativa. Caterina Tonini, CEO di Havas Creative Network Italia, evidenzia come sia fondamentale coinvolgere le aziende e le scuole nel diffondere consapevolezza sulla violenza di genere. Le nuove generazioni devono essere educate su questi temi per cambiare la cultura patriarcale che alimenta la violenza.
Per accompagnare l’iniziativa, è previsto uno spettacolo teatrale scritto e interpretato da Cathy La Torre, avvocata e attivista. L’incasso dell’evento sarà interamente devoluto a Donnexstrada, un ulteriore passo per sostenere le donne in difficoltà e per raccontare storie che troppo spesso rimangono nell’ombra.
Il Calendario Rosso non è solo un oggetto da scrivania, ma un simbolo di lotta e consapevolezza. Ogni giorno rosso rappresenta una vita spezzata, una storia che merita di essere raccontata e ricordata, affinché il fenomeno del femminicidio venga affrontato con la serietà e l’urgenza che richiede.