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L’olio extravergine d’oliva è il cardine della dieta mediterranea.

Ricco di sostante benefiche per l’organismo andrebbe regolarmente inserito nell’alimentazione quotidiana, anche se in modeste quantità, dato il suo elevato contenuto calorico. Ma è meglio utilizzare olio extravergine d’oliva o di semi? Vediamo allora come utilizzare entrambi gli oli e quale preferire.

L’olio extravergine d’oliva è ottenuto dalla spremitura del frutto dell’oliva a freddo. Contiene composti particolari i polifenoli dalle proprietà antiossidanti che riducono il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari e tumorali.

Un cucchiaio apporta circa 119 calorie, 13,5 gr di grassi che rappresentano circa il 20% del fabbisogno giornaliero raccomandato nell’ambito di una dieta di 2000 calorie.

Non contiene proteine e neanche carboidrati, ma contiene i cosidetti acidi grassi buoni omega 3 e omega 6 protettivi della salute del cuore e che mantengono bassi i livelli di colesterolo.

L’olio extravergine di oliva ha un punto di fumo basso, per questo motivo non è adatto a cotture a temperature molto elevate, in quanto le sostanze benefiche contenute si disperderebbero.

Andrebbe quindi usato a crudo per sfruttare tutti i benefici apportati dai polifenoli.

Questo alimento, che viene annoverato nella categoria dei grassi, aiuta a gestire patologie come ulcera o gastrite in quanto ne allevia i sintomi, riducendo inoltre l’insorgenza di calcoli biliari.

L’olio di semi invece è un tipo di olio vegetale che è ottenuto da una miscela di semi, arachidi, girasole, mais e di semi vari.

Possiede proprietà benefiche come l’olio extravergine di oliva perchè contiene grassi buoni.

E’ ugualmente calorico, contiene più grassi ed è adatto alla cottura a temperature elevate in quanto ha un punto di fumo più alto ed anche perchè non avendo sapore non altera il gusto dei piatti.

Tra i due è meglio scegliere comunque l’olio extravergine di oliva più sano e più ricco di sostanze benefiche in quanto ottenuto naturalmente da un frutto e per questo più sano.

L’olio di semi è in genere trattato con solventi chimici, ma possiede più grassi buoni rispetto all’olio d’oliva.

In teoria quindi sarebbe meglio scegliere olio di semi per friggere e olio d’oliva per condire anche se in realtà l’olio di semi si altera molto in cottura al contrario dell’olio d’oliva che contiene grosse quantità di acido oleico per cui non produce acroleina, una sostanza che irrita il fegato e lo stomaco.

Dalla sua l’olio di semi ha il fatto che contiene molte più vitamine.

Olio extravergine di oliva il migliore dal punto di vista nutrizionale e ricco di sostanze benefiche per l’organismo