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La crescente diffusione degli smartphone ha portato a un fenomeno allarmante: la dipendenza da smartphone tra gli adolescenti.
Questo problema, che riguarda oltre il 25% dei giovani a livello globale, ha implicazioni significative su sonno, concentrazione e relazioni interpersonali. Affrontare questa sfida richiede un approccio consapevole e misurato, in grado di guidare i ragazzi verso un utilizzo più equilibrato della tecnologia.
La dipendenza da smartphone è un comportamento caratterizzato da un bisogno compulsivo di controllare e utilizzare il dispositivo. Questo comportamento può manifestarsi attraverso segnali di allerta, come l’ansia quando si è lontani dal telefono o la difficoltà a disconnettersi, anche nei momenti di interazione sociale.
Secondo Adele Minutillo, esperta del Centro nazionale dipendenze e doping dell’Istituto superiore di sanità (Iss), è fondamentale imparare a riconoscere questi segnali per poter affrontare il problema in modo proattivo.
Intraprendere un ‘digital detox’ è uno dei passi iniziali più efficaci. Ciò implica stabilire zone della casa libere da smartphone, come il tavolo da pranzo o la camera da letto, per favorire interazioni significative con la famiglia e per permettere ai ragazzi di svolgere altre attività che stimolino la creatività e il benessere psicologico.
Per aiutare gli adolescenti a gestire meglio il loro rapporto con la tecnologia, gli esperti dell’Iss suggeriscono cinque strategie chiave. Prima di tutto, è consigliabile iniziare da una pausa digitale quotidiana di almeno 30 minuti, durante la quale i ragazzi possono dedicarsi ad altre attività come sport, lettura o hobby. Questo approccio graduale consente di disconnettersi senza sentirsi privati di qualcosa di essenziale.
Un’altra raccomandazione è di stabilire un limite giornaliero per l’uso delle app di social media e intrattenimento.
Questo aiuta a ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo e promuove una maggiore consapevolezza riguardo al proprio utilizzo del dispositivo. Inoltre, è cruciale garantire un adeguato riposo notturno: i dispositivi elettronici dovrebbero essere tenuti lontano dalla camera da letto e spenti almeno un’ora prima di andare a dormire. Questo non solo migliora la qualità del sonno, ma favorisce anche una mente più lucida e reattiva durante il giorno.
Oltre a implementare queste strategie, è fondamentale monitorare i progressi degli adolescenti e apportare le necessarie ottimizzazioni. Stabilire dei KPI, come il tempo trascorso sui social media o la qualità del sonno, può aiutare a valutare l’efficacia delle misure adottate. L’obiettivo non è quello di eliminare l’uso dello smartphone, ma piuttosto di educare i giovani a gestirlo con consapevolezza e responsabilità.
Infine, disattivare le notifiche durante attività importanti come lo studio, i pasti o i momenti di socializzazione è un altro passo cruciale.
Questo non solo aiuta a migliorare la concentrazione, ma promuove anche interazioni più autentiche e significative con le persone intorno.