Come si cura la misofonia: rimedi e soluzioni

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Misofonia è una forma di intolleranza acustica nei confronti di rumori specifici emessi da terzi.

Un problema particolarmente dibattuto, ma esistono dei trattamenti che possono aiutare. Scopriamoli insieme.

Misofonia: cos’è e da cosa è causata?

La misofonia è una forma di intolleranza acustica da parte di una persona, nei confronti di rumori specifici emessi da terzi. Si tratta di un problema particolarmente dibattuto, che non rientra ancora nell’elenco dei disturbi acustici. Alla percezione dei rumori verso cui è intollerante, il soggetto prova fastidio, disagio, manifesta rabbia, irritabilità, diventa agitato o sviluppa aggressività.

I trattamenti a cui i medici ricorrono, visto che non esiste una terapia specifica, sono la terapia del suono, indicata per la cura degli acufeni, e la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Questo disturbo causa reazioni emotive e fisiche negative, ma è ancora nel mezzo del dibattito. La misofonia è diversa dall’iperacusia, che è l’ipersensibilità a suoni che solitamente non provocano alcun fastidio all’orecchio dell’essere umano. In questo caso si tratta di una condizione medica riconosciuta.

C’è ancora poca chiarezza sulle possibili cause di misofonia. Gli esperti pensano che il disturbo sia connesso ad un malfunzionamento del sistema uditivo centrale presente a livello dell’encefalo ed escludono che all’origine ci siano dei problemi specifici dell’orecchio o alterazioni anatomo-strutturali del cervello.

Misofonia: i trattamenti utili per questo disturbo

Gli esperti non hanno ancora messo a punto una terapia specifica contro la misofonia. Nel corso delle numerose prove sperimentali sui pazienti, hanno potuto constatare che la terapia del suono, usata per il trattamento degli acufeni, è utile a migliorare il livello di sopportazione di certi suoni e ridurre il grado di intolleranza.

Recentemente è stato scoperto che in alcuni casi si trae beneficio anche dalla terapia cognitivo-comportamentale.

La terapia del suono aiuta la desensibilizzazione acustica del paziente, facendo riferimento all’insieme di processi che hanno come scopo la diminuzione di uno stato di sensibilità e avversione verso determinate sostanze. Si tratta di processi che consistono nel somministrare al paziente dosi crescenti della sostanza incriminata, per farlo adattare. In questo caso al posto delle sostanze si “somministrano” i rumori, per far abituare l’orecchio e limitare il fastidio.

Questa terapia prevede l’applicazione di un erogatore di suoni all’orecchio del paziente, che emette rumori di intensità regolabile. L’esposizione ai rumori fastidiosi deve avvenire giornalmente, con diversa intensità.

La terapia cognitivo-comportamentale, invece, istruisce il paziente sul disturbo di cui soffre, per dominarlo. Solitamente è un trattamento per le malattie mentali, ma può essere utile anche per diversi disturbi acustici. Molti medici hanno testato anche diverse classi di farmaci su pazienti con misofonia, per capire se esiste una terapia farmacologica efficace.

Queste sperimentazioni non hanno prodotto i risultati sperati, per cui si può dire a tutti gli effetti che non esiste una cura o una terapia specifica per questo disturbo. Si possono, però, sfruttare al meglio le due terapie che abbiamo citato, per cercare di contenere i sintomi e gestire al meglio il disturbo, in modo di abituarsi a determinati rumori che causano fastidio e sensibilità, con il passare del tempo.