Che cos’è la garcinia cambogia e come utilizzarla

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Non solo bacche di Goji: la famiglia delle piante benefiche si arricchisce.

La new entry è la garcinia cambogia, pianta originaria dell’indonesia e candidata a essere il miglior alleato per il dimagrimento. Il suo trucco? una concentrazione altissima di un acido capace di accelerare il metabolismo.

Cos’è la Garcinia Cambogia?

Uno dei nomi “secondari” di questa pianta, rimanda alla nostra Sicilia. E’ infatti chiamata Tamarindo del Malabar, dalla regione sub tropicale dove nasce e cresce, tra indonesia, india e Pakistan. E’ difatto un arbusto sempre verde con fiori molto piccoli e dei frutti carnosi che ricordano, appunto, il nostro agrume.

Ma con la forma di una zucca.

Sebbene nei paesi orientali venga utilizzata come un frutto tradizionale, per conserve e marmellate, e per la ricetta del curry, in Asia lo si usa anche nel campo delle medicine alternative. Secondo le conoscenze locali questo è un frutto anti invecchiamento, ricco di antiossidanti e prezioso per il metabolismo. Per questo è diventato un must nel mondo dell’erboristeria e degli integratori alimentari.

Proprietà e benefici

E’ l’asso nella manica della Garcinia, la sua “sesta marcia”, volendo fare un parallelo automobilistico. Il frutto possiede di questo nutriente una concentrazione non comune, il chè lo rende un vero e proprio booster per il metabolismo. Il tutto è dovuto dalla capacità dell’idrossicitrico di bloccare l’assorbimento dei carboidrati, in modo che gli zuccheri non diventino grasso ma vengano convertiti immediatamente in energia. Questo contrasta i depositi adiposi e provoca un deciso e immediato senzo di sazietà.

Per un’equazione molto semplice: meno grasso e meno fame, uguale meno chili in eccesso.

Una delle capacità secondarie, ma non troppo, di questo componente della garcinia è quella di innalzare la serotonina. L’ormone del buonumore e la soddisfazione. Questo ha sicuramente una buona ricaduta sulla forma fisica, ma non è da sottovalutare quella emotiva, altrettanto positiva.

Come utilizzarla

Dire che si può utilizzare la Garcinia in qualsiasi momento si voglia dimagrire è riduttivo: non esistono le soluzioni assolute e perfette ai problemi di sovrappeso.

E’ invece estremamente utile nel caso si voglia potenziare la propria dieta e accompagnarla più velocemente verso i risultati sperati. Anche coloro che non hanno tempo per fare palestra ma stanno attenti al cibo – o viceversa – possono trarre giovamento da questo integratore.

La parte del frutto che viene utilizzata per le compresse che troviamo in commercio non è la polpa, usata nell’industria alimentare, ma la buccia. Queste compresse ricavate vanno assunte prima dei pasti, circa tre volte al giorno, stando ben attenti a non superare i quattro grammi di peso al giorno.

Una quantità superiore immetterebbe una quantità pericolosa di acido idrossicitrico nel nostro corpo.

Ci sono allo stesso modo delle categorie che non possono assumere l’acido contenuto nella garcinia cambogia e quindi devono tenersi alla larga da questo particolare integratore. Si tratta delle donne in stato interessante, in quanto questo potrebbe influire sui livelli di ormoni e nutrienti nel sangue e apportare danni al feto. Allo stesso modo dovrebbero evitarlo i diabetici.

Dove acquistarla

I luoghi del benessere, in questo senso intesi come i negozi specializzati per acquistare la garcinia cambogia vanno scelti accuratamente. Per essere sicuri di avere un prodotto di buona qualità bisogna scegliere o un buon negozio online accreditato – i bran americani hanno più storia e sono più accreditati – o un buon fornitore in loco. Importante inoltre districarsi bene tra i vari prodotti offerti. Avendo ben chiare queste poche regole fondamentali, si può scegliere il proprio integratore anche secondo la marca che ci sembra più affidabile, o semplicemente quella che per noi è più facile reperire.

Esistono però delle linee guida: stare bene attenti alla quantità di acido idrossicitrico contenuta nelle compresse – o nelle capsule -. Non deve mai essere inferiore a sei/decimi del totale, quindi al 60% dei componenti. Nel caso non siano segnalte nell’etichetta le percentuali delle composizioni, basta stare attenti alla posizione che il nome di questo particolare ingrediente ha nella lista dei componenti. Deve essere al primo o massimo al secondo posto.

Un trucco vecchio come il mondo è inoltre quello di diffidare dei prezzi troppo bassi. Il che non significa evitare di comprare un prodotto in commercio con un’offerta economica conveniente, bensì stare particolarmente attenti al prezzo di partenza. Estrarre i nutrienti dalla buccia della pianta e farne un integratore, poi metterlo in commercio e spedirlo in tutto il mondo sono operazioni che hanno un costo notevole.

Una qualsiasi azienda che metta in commercio il proprio prodotto con un prezzo iniziale troppo basso non può essere considerato serio e molto probabilmente farà economia su qualche aspetto fondamentale.

Molto spesso sulla concentrazione di principio attivo. Il prezzo medio giusto, di partenza, dovrebbe oscillare tra i quaranta e i cinquanta euro. Si può ovviamente scegliere un prodotto in saldo, se ci sembra affidabile.