Possibili cure per il cancro dell’utero

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Il cancro dell’utero è ancora oggi uno dei tumori più aggressivi per le donne, anche se è spesso curabile.

La diagnosi precoce e la cura del cancro della parete dell’utero, definito anche cancro endometriale, sono fondamentali poiché questo può diffondersi in altri organi. Prima di iniziare qualsiasi trattamento, dovresti consultare un secondo specialista nel settore per avere una conferma della diagnosi e valutare tutte le opzioni di cura disponibili. Se il cancro è allo stadio primario, la soluzione più frequente è la rimozione chirurgica dell’utero, delle tube di Falloppio e delle ovaie.

Questa operazione è detta isterectomia e salpingo-ooforectomia bilaterale: le ovaie vengono rimosse perché producono ormoni che alimentano la crescita del cancro.

L’isterectomia contro il cancro dell’utero

A seconda dell’estensione del cancro, si possono realizzare diversi tipi di isterectomia:

  • Isterectomia e salpingo-ooforectomia bilaterale addominale totale: rimozione dell’utero, delle tube di falloppio e delle ovaie attraverso un’incisione nell’addome. Potrebbero essere rimossi anche i linfonodi del bacino.

  • Isterectomia radicale: rimozione del parametrio (una porzione dell’utero) e delle strutture di supporto paravaginali. In genere questa operazione non è necessaria per tale malattia.

Presa in tempo, il tasso di cura è superiore al 90%, quindi la diagnosi precoce è molto importante. Se una donna ignora il sanguinamento anormale per molto tempo, il tasso di sopravvivenza si riduce. Nel caso in cui le perdite di sangue fossero causate dal cancro dell’utero, più a lungo non lo si cura, più il tumore cresce all’interno della parete dell’utero o nelle aree circostanti.

Altre cure

In aggiunta alla chirurgia, altre cure per il cancro dell’endometrio includono:

  • Radioterapia. L’uso massiccio di raggi X per uccidere le cellule cancerose e ridurre il tumore. Le radiazioni possono provenire da macchine esterne al corpo (radiazioni esterne) o dall’introduzione di materiali che producono radiazioni (radioisotopi), attraverso tubi di plastica, nell’area in cui si trovano le cellule cancerose (radiazione interna). La radioterapia può essere usata da sola, prima o dopo l’intervento.

  • Chemioterapia. L’uso di farmaci per eliminare le cellule cancerose. La chemioterapia è iniettata nel corpo attraverso un ago all’interno della vena. Viene definita cura sistemica perché il farmaco entra nel flusso sanguigno, attraversa il corpo e può uccidere le cellule malate al di fuori dell’utero. I medicinali usati per curare il cancro dell’utero possono includere la doxorubicina, il cisplatno ed il placlitaxel. Questa cura non è molto usata per il cancro dell’utero.

  • Terapia ormonale. Consiste nell’uso di ormoni femminili, generalmente tramite delle pillole, per uccidere le cellule cancerose. Nelle cure per il cancro, gli ormoni come il progesterone (che si trovano naturalmente nel corpo per regolare la crescita di cellule e organi specifici) possono essere usati per fermare lo sviluppo delle cellule malate.

La scelta più comune per curare il sarcoma dell’utero è l’intervento chirurgico. In genere vengono effettuate l’isterectomia addominale totale, la salpongo-ooforectomia bilaterale e la linfadenectomia (rimozione dei linfonodi se colpiti dal cancro).

Le altre terapie – radioterapia, chemioterapia e terapia ormonale – usate per questa malattia sono simili a quelle usate per il cancro dell’utero.

Le cure usate contro il cancro uterino devono essere molto potenti. È difficile limitare gli effetti delle cure per il cancro in modo da distruggere solo le cellule malate. Le cellule normali e sane possono risultare danneggiate. Ecco perché le cure causano spesso effetti collaterali.

Conseguenze dell’isterectomia

L’isterectomia è l’intervento chirurgico principale che richiede uno o più giorni di ospedalizzazione, a seconda del tipo di intervento.

Per alcuni giorni dopo l’operazione, si potrebbero avere problemi a svuotare la vescica e ad avere movimenti intestinali normali. Le attività normali, compreso il sesso, potranno essere riprese in pochi mesi.

Dopo l’isterectomia, non si avranno più mestruazioni. Se vengono rimosse le ovaie, si avranno i sintomi della menopausa e, all’inizio, possono essere più acuti di quelli della menopausa naturale.

I professionisti della salute affermano che il desiderio sessuale e l’abilità di avere rapporti sessuali non sono compromessi.

Tuttavia, molte donne vivono un periodo emozionalmente difficile dopo un’isterectomia, poiché i loro organi femminili principali sono stati rimossi. Questo causa una riduzione della fertilità e, per alcune donne, può intensificare il processo di invecchiamento. Se percepisci questo senso di perdita o depressione, dovresti chiedere un consulto ad un professionista. Inoltre, potresti aver bisogno di prendere ormoni, come l’estrogeno, per rimpiazzare quello che non è più prodotto a causa della rimozione delle ovaie.

Effetti collaterali delle altre cure

Durante la radioterapia, possono presentarsi diversi effetti collaterali che, generalmente, scompaiono alla fine della cura. Tra i più comuni ci sono: reazioni cutanee (rossore e secchezza) nell’area trattata, stanchezza, diarrea, urinazione frequente e sgradevole. La cura può anche causare secchezza, prurito e bruciore vaginale. I rapporti sessuali possono essere dolorosi e, ad alcune donne, è consigliato di non averne durante la cura. Molte donne possono riprendere l’attività sessuale alcune settimane dopo la fine del trattamento.

Anche i farmaci antitumorali – la chemioterapia – viaggiano attraverso il flusso sanguigno raggiungendo quasi qualsiasi area del corpo. La chemioterapia è usata solo su una minoranza delle donne con tumore uterino. I farmaci usati possono essere somministrati in diversi modi: per via orale, tramite iniezione nel muscolo o in vena o arteria.

Questo trattamento è, generalmente, ciclico: un periodo di cura seguito da un periodo di risposo e da un altro di cura, e così via.

Molti effetti collaterali della chemioterapia sono stati ridotti grazie ad un perfezionamento dei farmaci o ad un miglior utilizzo dei trattamenti contro gli effetti collaterali. Le controindicazioni della chemioterapia dipendono dal farmaco usato e dalla risposta del singolo paziente.

Chemioterapia e alimentazione

Generalmente, questo trattamento colpisce le cellule che si dividono rapidamente. Quelle cancerose si separano più velocemente di quelle normali. Altre cellule che si dividono rapidamente sono quelle dei capelli, quelle del sangue e quelle dello strato interno del tratto digestivo.

Di conseguenza, i pazienti possono avere come effetti collaterali: perdita di capelli, riduzione del numero delle cellule che formano il sangue, nausea e vomito. La maggior parte di questi scompare dopo la fine della cura.

La perdita di appetito può essere un problema serio per le donne sottoposte a radioterapia e chemioterapia. Le donne che mangiano meglio sono più in grado di resistere agli effetti collaterali. Quindi, l’alimentazione è una parte importante della cura.

Mangiare bene significa assumere abbastanza calorie per prevenire la perdita di peso ed avere abbastanza proteine per creare e riparare pelle, capelli, muscoli ed organi. Molte donne dicono che mangiare poco e spesso durante il giorno è più facile che fare pasti abbondanti.

Conclusione

Gli effetti collaterali che i pazienti sentono durante queste terapie varia da persona e persona ed in base alla cura. Il tuo medico cercherà di individuare un trattamento che riduca al minimo i problemi e, fortunatamente, molti effetti collaterali sono temporanei.

È importante elencare al proprio medico tutte le reazioni e gli effetti collaterali in modo da modificare la cura e poter stare meglio.

Gli esami di controllo regolari sono molto importanti per molte donne che sono state curate per il cancro dell’utero. Il medico vorrà controllarti per molti anni per essere sicuro che in cancro non sia tornato. Molte analisi di controllo includono esami pelvici e raggi X al petto.