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All’ospedale di Pescara è stata recentemente inaugurata una nuova procedura per la diagnosi del tumore al polmone, un passo fondamentale nella cura di questa malattia.
Grazie all’introduzione della metodica Ebus (EndoBronchial UltraSound), i medici possono effettuare una diagnosi più precisa e dettagliata, migliorando le opportunità di trattamento per i pazienti.
La nuova tecnica di diagnostica linfonodale avanzata è stata ufficialmente presentata durante un evento formativo specifico, dedicato alle tecniche combinate Ebus/Eus-B. Durante questa giornata, sono stati trattati due casi clinici, dimostrando l’efficacia della metodica nel fornire una stadiazione accurata del carcinoma polmonare.
La capacità di ottenere un’analisi linfonodale certificata è cruciale per definire un percorso terapeutico corretto e personalizzato.
La metodica Ebus è una procedura endoscopica che viene effettuata in anestesia generale. Utilizzando un broncoscopio dotato di una punta ecografica, i medici possono prelevare campioni bioptici dai linfonodi situati al di fuori dell’albero tracheobronchiale. Questo approccio consente di eseguire un’analisi approfondita delle stazioni linfonodali in una sola seduta, riducendo il tempo necessario per ottenere risultati e l’utilizzo complessivo delle risorse sanitarie.
Uno degli aspetti più innovativi della nuova procedura è la Rapid On-Site Evaluation (Rose), che consente una valutazione immediata dei campioni bioptici. Grazie a questo sistema, i medici possono avere un riscontro tempestivo sulla qualità e sulla natura del campione prelevato, facilitando decisioni rapide e informate riguardo al trattamento del paziente.
Il successo dell’implementazione della metodica Ebus è il risultato di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto diversi reparti, tra cui Chirurgia toracica, Anestesia e Anatomia patologica.
Questa sinergia professionale è stata fondamentale per garantire l’efficacia e la sicurezza della nuova procedura, sottolineando l’impegno della ASL di Pescara nel rafforzare i percorsi oncologici e nell’introdurre tecnologie all’avanguardia.
Antonio Fabio De Filippis, responsabile del Pdta per il tumore polmonare, ha dichiarato che l’introduzione della metodica Ebus rappresenta una giornata storica non solo per la struttura sanitaria, ma soprattutto per i pazienti.
Questo nuovo approccio permetterà di distinguere con precisione i linfonodi mediastinici colpiti dalla malattia da quelli sani, aprendo la strada a trattamenti mirati e più efficaci.
L’adozione della diagnostica linfonodale avanzata a Pescara migliora la qualità delle diagnosi e rappresenta un segnale di speranza per coloro che affrontano la battaglia contro il tumore al polmone. Con l’integrazione di tecnologie moderne e pratiche cliniche avanzate, il futuro della medicina oncologica si fa sempre più promettente.