Disturbi alimentari durante l’adolescenza: quali sono le cause?

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Spesso i disturbi alimentari sorgono durante l’adolescenza.

L’allarme coinvolge anche in Italia dove esordiscono sempre più precocemente. Ecco quali sono le cause.

Disturbi alimentari durante l’adolescenza: quali sono le cause?

Insieme alla bulimia e al binge eating disorder, l’anoressia è uno dei disturbi alimentari più diffusi. L’allarme recente è che i disturbi alimentari, di cui ricordiamo la Giornata Nazionale di sensibilizzazione che si celebra il 15 marzo, sorgono sempre più precocemente. Fino a qualche anno fa, infatti, l’età tipica di esordio era tra i 14 e i 16 anni, oggi è scesa tra gli 11 e i 13 anni.

Ma quali sono le cause di questa diffusione durante l’adolescenza?

La fascia più colpita dall’anoressia continua ad essere quella dell’adolescenza, specialmente tra i 14 e i 16 anni, ma se fino a qualche anno fa i ragazzini e le ragazzine tra gli 11 e i 13 anni erano interessati solo perifericamente, oggi riscontriamo un aumento importante in questa fascia di età, specialmente nel sesso femminile. Ecco quali possono essere le cause.

L’anoressia è un disturbo caratterizzato da un peso corporeo significativamente basso, dall’ansia legata all’aumento di peso, da una percezione distorta della propria immagine corporea e da un controllo eccessivo degli alimenti consumati e della forma del proprio corpo. Inoltre, la costante paura del giudizio basato sull’aspetto esteriore è un elemento sempre presente, per questo un uso sempre più anticipato dei social può essere considerata una probabile causa che concorre all’instaurarsi precoce di questo disturbo.

In particolare le bambine vengono da subito a contatto con un mondo basato sull’estetica che non sono in grado di osservare in maniera critica perché troppo piccole. Già in terza elementare, infatti, il 50% delle bambine denuncia un’insoddisfazione per il proprio corpo. Inoltre, ad aumentare l’insicurezza è il primo ciclo mestruale, che avviene prima rispetto a una decina di anni fa. Questo fenomeno, cogliendole impreparate a livello psicologico, può contribuire all’instaurarsi di problematiche legate all’alimentazione specie l’anoressia.

I Disturbi del Comportamento Alimentare coinvolgono oltre 55 milioni di persone nel mondo, di cui 3 milioni in Italia: l’8-10% delle ragazze e lo 0,5-1% dei ragazzi durante l’adolescenza. Nel determinare un esordio sempre più precoce di questi disturbi la pandemia ha avuto un ruolo importante. Infatti proprio durante la reclusione per Covid-19 c’è stato un aumento generale dell’ansia vissuto in primis dai ragazzi e bambini.

Anche il disturbo alimentare può essere l’espressione della condizione ansiosa che è comparsa in maniera più importante durante il periodo pandemico. I numeri sono fortunatamente rientrati ma l’allarme è sempre vicino. In conclusione le cause dell’insorgenza di un disturbo alimentare durante l’adolescenza possono essere molteplici: può essere un modo per esprimere un disagio causato da rapporti familiari sbagliati oppure da eventi traumatici o, anche, dalla pressione sociale dei propri coetanei, come bullismo.

In ogni caso, i disturbi del comportamento alimentare esprimono difficoltà della persona nelle relazioni affettivamente significative.

Disturbi alimentari in adolescenza: cause e cura

I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), noti anche come disturbi del comportamento alimentare (DCA), sono delle malattie psichiatriche complesse, con complicazioni sul piano psicofisico e rilevanti ripercussioni sulla sfera sociale.

Come detto, purtroppo questi disturbi stanno insorgendo sempre più in età precoce, durante l’adolescenza, o ancora prima.

I disturbi dell’alimentazione, infatti, sono più diffusi nell’adolescenza e solitamente dipendono dall’alterata percezione corporea. Sono in primis l’Anoressia Nervosa, la Bulimia, il Disturbo da Binge Eating o disturbo da alimentazione incontrollata. L’adolescente teme che la sua fisicità sia stravolta a causa dei cambiamenti corporei, e su questa vulnerabilità potrebbe instaurarsi un disturbo psichiatrico.

Saper riconoscere i disturbi alimentari in adolescenza, o per meglio dire i possibili campanelli d’allarme, è fondamentale per genitori e educatori al fine di poter attivare una richiesta di aiuto più precocemente possibile. I comportamenti tipici sono:

Mangia solo piccole porzioni poiché sostiene di non sentire il bisogno di alimentarsi quanto gli altri;

va in bagno di frequente durante e dopo i pasti (a questo comportamento può associarsi un odore di vomito presente in casa e uso eccessivo di deodoranti);

tendenza a isolarsi dagli altri e un cambiamento del tono dell’umore;

gli esercizi fisici abituali possono essere aumentati di numero e intensità, essere diventati più rigidi ed estenuanti.

È importante in questi casi che i genitori aprano un dialogo empatico con l’adolescente, esprimendo con l’opportuna calma e in assenza di giudizio le loro preoccupazioni e il loro dispiacere. È bene evitare di farlo/a sentire in colpa, sbagliato/a o malato/a. Queste patologie legate all’alimentazione necessitano di servizi specializzati che prevedono interventi multidisciplinari e integrati, ovvero un progetto terapeutico di tipo psichiatrico, nutrizionale e psicologico. Dai disturbi alimentari si può guarire e il ruolo di chi sta vicino a chi si ammala è di grande importanza per attivare la richiesta di aiuto e durante il percorso di trattamento.