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Recentemente, la manifestazione Accendiamo l’olio ha avuto luogo a Castiglione Fiorentino, in un contesto storico suggestivo come il chiostro di San Francesco.
Durante questo evento, è stato presentato il volume Educare al gusto, dedicato alla storia dell’alimentazione dall’epoca degli Etruschi fino alla diffusione della dieta mediterranea. L’incontro ha visto la partecipazione di figure importanti, tra cui il Sindaco e la Presidente di ICEC, oltre agli autori coinvolti nel progetto.
Il libro, curato da Massimo Gallorini, rappresenta il risultato di una sinergia tra vari esperti: Paolo Giulierini, ex direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Miriam Valiani, nutrizionista, e Livia Dragoni, insieme a Gallorini stesso, che hanno collaborato come archeocuochi e ricercatori.
Questo team ha unito le proprie competenze per creare un’opera che fosse non solo informativa, ma anche praticabile nella vita quotidiana.
Il libro trae spunto dall’esperienza consolidata del Museo della Vita e Bioparco, situato alle porte di Arezzo. Questo luogo unico fonde storia, natura e scienza, creando un percorso educativo che mette in luce la biodiversità, la salute e i Sani Stili di Vita.
All’interno del parco, i visitatori possono esplorare installazioni botaniche, ricostruzioni storiche e partecipare a esperienze immersive che esaminano il legame tra uomo, ambiente e alimentazione.
Negli ultimi anni, il Centro Studi Arte&Coscienza e il Museo hanno avviato diversi progetti con il sostegno della Regione Toscana. Queste iniziative si focalizzano sulla valorizzazione del territorio e sulla promozione di stili di vita sani, coinvolgendo anche le scuole in attività formative.
Un esempio significativo è il programma GIONA, dedicato alla prevenzione, che include laboratori pratici per studenti e collaborazioni con associazioni sportive e enti culturali.
Il volume Educare al gusto raccoglie e rielabora questa esperienza complessa, tracciando l’evoluzione delle pratiche alimentari dalla civiltà etrusca fino alla dieta mediterranea contemporanea. L’opera si distingue per l’integrazione di elementi di archeologia, storia agraria, nutrizione, ecologia e cultura materiale.
Al suo interno, i lettori troveranno ricette reinterpretate in chiave storica, riferimenti alle produzioni agricole del territorio e riflessioni sull’importanza dell’alimentazione come fondamento della salute e della qualità della vita.
La presentazione del libro durante Accendiamo l’olio ha rappresentato un’opportunità non solo per illustrare il progetto, ma anche per promuovere un’educazione alimentare consapevole. La missione è quella di valorizzare la cultura del cibo come un patrimonio condiviso e sottolineare il profondo legame tra il territorio, la storia e il futuro delle comunità locali.
Educare al gusto si propone come un valido strumento per insegnanti, studenti, famiglie e cittadini, per comprendere meglio la propria relazione con il cibo e l’ambiente circostante.
Come sottolinea il dott. Pierluigi Rossi, autore della prefazione, “mangiare è un atto ambientale!” Questa affermazione evidenzia l’importanza delle scelte alimentari nel contesto della sostenibilità e della salute pubblica.