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La gravidanza isterica, scientificamente conosciuta come pseudociesi, rappresenta una condizione psicologica unica in cui una donna presenta sintomi tipici della gravidanza, come nausea e ingrossamento del seno, pur non essendo realmente incinta.
Questa manifestazione può generare confusione e stress emotivo, sia per la donna interessata che per le persone a lei vicine.
Nonostante la sua rarità, con un’incidenza stimata di un caso ogni 22.000 gravidanze, la gravidanza isterica è più comune in contesti culturali dove il desiderio di maternità è particolarmente forte, come nei Paesi in via di sviluppo. L’assenza di un feto, tuttavia, non impedisce ai sintomi di manifestarsi in modo vivido e realistico.
Il termine pseudociesi ha origine greca e significa letteralmente “gravidanza falsa”. Fu introdotto nel 1923 dal medico John Mason Good, che unì le parole greche pseudes (falsa) e kyesis (gravidanza). Questa condizione è stata documentata sin dai tempi di Ippocrate, il quale nel 300 a.C. descrisse casi di donne che credevano di essere in attesa di un bambino senza una gravidanza reale.
In alcune culture, si credeva che le donne potessero concepire bambini invisibili, come dimostra la terminologia cinese antica, che parlava di feti fantasma.
Uno degli esempi più famosi di gravidanza isterica è rappresentato da Maria Tudor, regina d’Inghilterra, che fu sospettata di aver vissuto gravidanze false a causa di fibromi uterini scambiati per segni di gravidanza.
Nel DSM V, il manuale diagnostico dell’American Psychiatric Association, la gravidanza isterica è categorizzata come un disturbo da sintomi somatici. Questo significa che la donna sviluppa una convinzione errata di essere incinta, accompagnata da segni fisici, come l’amenorrea e l’ingrossamento del seno.
La sua esperienza è reale, anche se non corrisponde a una gravidanza fisica.
La gravidanza isterica può presentarsi in modi molto simili a una vera gravidanza, generando sintomi che spaziano dalla nausea agli sbalzi d’umore. Le donne colpite spesso si sentono confuse e disorientate. Una testimonianza racconta di una donna che si è recata in ospedale, convinta di essere in travaglio, solo per scoprire che il suo utero era vuoto.
“È stato come se il mio corpo avesse ingannato la mia mente”, ha dichiarato, rimanendo sconvolta dalla rivelazione.
I fattori che possono contribuire alla gravidanza isterica sono vari e possono essere divisi in due categorie principali: fattori psicologici e cambiamenti ormonali. L’intenso desiderio di maternità, stress emotivo e traumi possono innescare questa condizione, portando la donna a vivere una realtà alternativa dove la gravidanza è percepita come realistica.
È interessante notare che la gravidanza isterica non è un’esclusiva umana. Anche in alcuni animali, come i cani e le capre, si osservano comportamenti simili. Le femmine di cane, ad esempio, possono sviluppare sintomi di gravidanza quando vivono con maschi castrati o in contesti in cui si sentono particolarmente agitate o stressate.
Per diagnosticare una gravidanza isterica, è generalmente sufficiente eseguire un test di gravidanza. Se il risultato è negativo, un’ecografia confermerà l’assenza di un feto.
Le donne che si trovano in questa situazione necessitano di un supporto psicologico adeguato, poiché la condizione ha radici prevalentemente emotive.
Le terapie possono includere interventi psicoterapeutici che aiutano a risolvere i conflitti interni e a comprendere le emozioni alla base della condizione. In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci come antidepressivi o ansiolitici, ma è fondamentale che l’approccio sia personalizzato e mirato alla persona.
Nonostante la sua rarità, con un’incidenza stimata di un caso ogni 22.000 gravidanze, la gravidanza isterica è più comune in contesti culturali dove il desiderio di maternità è particolarmente forte, come nei Paesi in via di sviluppo.
L’assenza di un feto, tuttavia, non impedisce ai sintomi di manifestarsi in modo vivido e realistico.0