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Il 16 novembre di ogni anno è un giorno speciale dedicato alla celebrazione della dieta mediterranea.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione per riconoscere questo evento, fortemente voluto dall’Italia. Tale iniziativa rappresenta un passo significativo nel riconoscimento di un modello alimentare che si distingue per i suoi benefici per la salute e per le sue radici culturali nel Mediterraneo.
La proposta ha trovato sostegno da un gruppo di paesi, tra cui Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Libano, Marocco, Portogallo, San Marino, Spagna e Tunisia.
Questi stati hanno sottolineato l’importanza della dieta mediterranea come patrimonio culturale condiviso. La dieta mediterranea è già stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, evidenziando il suo valore non solo nutrizionale, ma anche sociale e culturale.
La risoluzione approvata dall’ONU non si limita a sancire un giorno di celebrazione, ma evidenzia anche i benefici della dieta mediterranea nella prevenzione di malattie non trasmissibili. Questo tipo di alimentazione è caratterizzato da un equilibrato consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e olio d’oliva, elementi che contribuiscono a un benessere duraturo.
La dieta mediterranea si distingue per il suo approccio alla salute: offre un’alimentazione bilanciata e promuove anche la sostenibilità alimentare. Infatti, i principi di questa dieta incoraggiano l’uso di prodotti locali e stagionali, contribuendo alla tutela della biodiversità e alla protezione dell’ambiente. Questo aspetto è in perfetta armonia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha espresso soddisfazione per questo traguardo. L’adozione della risoluzione da parte dell’ONU rappresenta un riconoscimento significativo del contributo dell’Italia nel settore della cultura alimentare. Dopo la recente inclusione della cucina italiana nella lista dei patrimoni culturali immateriali, questa iniziativa sottolinea l’importanza delle tradizioni culinarie come strumenti di dialogo e coesione sociale.
La preservazione della dieta mediterranea non riguarda solo la conservazione delle tradizioni culinarie, ma implica anche l’impegno a garantire che le future generazioni possano beneficiare dei suoi insegnamenti.
La trasmissione di saperi e pratiche locali è fondamentale per mantenere vivo questo patrimonio culturale. La dieta mediterranea, pertanto, si configura come un simbolo di identità e di unità tra i popoli del Mediterraneo.
In un contesto sempre più globalizzato, rivalutare e valorizzare la dieta mediterranea rappresenta un atto di rispetto verso le proprie radici culturali e un passo verso un futuro più sano e sostenibile. La celebrazione annuale del 16 novembre offre l’opportunità di riflettere su questi temi e di promuovere uno stile di vita che integri salute, cultura e rispetto per l’ambiente.