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Le placche tonsillari, caratterizzate da macchie bianche o gialle che si formano sulle tonsille, rappresentano un segnale di infezione da non trascurare.
Si manifestano frequentemente durante episodi di mal di gola e possono causare sintomi come difficoltà a deglutire e alitosi. Comprendere le loro cause è fondamentale per scegliere il trattamento più appropriato.
Le placche tonsillari si formano quando cellule morte, residui di cibo e batteri si accumulano sulla superficie delle tonsille. Questa condizione è spesso indicativa di infezioni virali o batteriche. Tra le infezioni virali più comuni vi sono quelle causate dal raffreddore o dall’influenza, che possono portare a tonsillite.
Un’altra causa significativa delle placche è rappresentata dai batteri, in particolare dallo Streptococco beta emolitico di gruppo A, noto per causare tonsillite. Questa infezione può provocare gonfiore delle tonsille, dolore intenso e formazione di placche. Se non trattata, può portare a complicazioni gravi. È importante notare che le placche possono anche derivare da infezioni fungine, come quelle causate dal fungo Candida albicans, che si sviluppano in individui con un sistema immunitario compromesso.
Quando si osservano le placche in gola, è comune sperimentare anche altri sintomi. Tra questi, il mal di gola è uno dei più frequenti, presentandosi come una sensazione di bruciore durante la deglutizione. La febbre è un altro segnale che può accompagnare le placche, suggerendo un’infezione in corso. Sebbene molte persone associno le placche a febbre alta, in alcuni casi queste possono manifestarsi senza sintomi febbrili.
In aggiunta al mal di gola e alla febbre, la presenza di placche può essere accompagnata da linfonodi ingrossati nel collo, dolore all’orecchio e tosse. Le tonsille stesse possono apparire gonfie, rendendo il fastidio ancora più pronunciato. A volte si possono formare agglomerati singoli e maleodoranti, noti come tonsilloliti, che non sono infettivi e non sono associati a sintomi influenzali.
La gestione delle placche in gola dipende dalla causa sottostante.
Nel caso di infezioni virali con sintomi lievi, può essere sufficiente adottare misure di auto-cura, come bere molti liquidi e gargarismi con acqua salata. Tuttavia, se si tratta di un’infezione batterica, è probabile che si renda necessario l’uso di antibiotici, come nel caso di un’infezione da streptococco. È cruciale seguire le indicazioni del medico e completare il ciclo di trattamento prescritto.
Se le placche persistono per più di 3-4 giorni senza miglioramenti significativi, è consigliabile consultare un medico.
La presenza di placche che non si risolvono può indicare un’infezione più seria o una condizione che richiede un’ulteriore valutazione. È importante agire prontamente, soprattutto in caso di sintomi gravi come difficoltà respiratorie o incapacità di aprire la bocca.
Le placche in gola sono un segnale che richiede attenzione. Riconoscerle e comprendere le possibili cause è fondamentale per adottare le giuste misure di trattamento.
In caso di manifestazioni frequenti, è opportuno consultare un medico per identificare eventuali fattori predisponenti e ricevere un approccio terapeutico mirato.