Il Ruolo Cruciale delle Farmacie nella Campagna Vaccinale 2025-2026

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Con l’arrivo della stagione invernale, le farmacie si confermano come punti fondamentali nella strategia di salute pubblica, offrendo un accesso diretto e facilitato ai vaccini.

La campagna vaccinale, che include vaccini contro l’influenza e il COVID-19, si sta ampliando per includere anche nuove vaccinazioni, come quella antipneumococcica, rendendo le farmacie un alleato prezioso nella lotta alla diffusione di malattie.

Un modello di accesso facilitato

In molte regioni italiane, da Nord a Sud, le farmacie stanno collaborando con le strutture sanitarie e i medici di base per avviare simultaneamente la campagna vaccinale. Questo approccio integrato, che sfrutta orari di apertura estesi e anche la disponibilità durante il weekend, consente di raggiungere un numero maggiore di persone.

In particolare, in aree come la Calabria, dove gli over 60 possono vaccinarsi direttamente in farmacia, si riducono notevolmente i tempi di attesa e gli spostamenti.

Feedback positivo dai cittadini

I dati raccolti dimostrano un aumento significativo della fiducia dei cittadini nei servizi offerti dalle farmacie. Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, ha sottolineato come l’ampliamento delle vaccinazioni disponibili confermi il ruolo delle farmacie come presidi sanitari di prossimità.

Nella scorsa stagione, solo in Lombardia, sono state somministrate quasi 400.000 dosi di vaccino antinfluenzale e oltre 133.000 di vaccino anti-COVID, evidenziando un crescente interesse per la prevenzione.

Impegno delle farmacie in Emilia-Romagna e Calabria

In Emilia-Romagna, si punta a superare le 50.000 dosi somministrate, con il presidente regionale di Federfarma, Achille Gallina Toschi, che afferma l’importanza della collaborazione tra farmacie e Regione.

Questa sinergia mira a garantire che il maggior numero di cittadini possa accedere ai vaccini, sfruttando orari di apertura prolungati e un sistema di turni efficiente.

Preparazione e responsabilità

Il presidente di Federfarma Calabria, Vincenzo Defilippo, ha espresso l’impegno delle farmacie a supportare la campagna vaccinale con professionalità e senso di responsabilità, ponendo al centro la salute pubblica. Tuttavia, nonostante questo entusiasmo, ci sono delle sfide da affrontare per garantire l’efficacia del modello di vaccinazione.

Tra queste, il carico di lavoro per il personale esistente è uno dei problemi principali.

Le sfide organizzative da affrontare

Il segretario di Federfarma Calabria, Alfonso Misasi, ha evidenziato l’importanza di un grande impegno organizzativo per garantire un servizio vaccinale sicuro e accessibile. Tuttavia, l’assenza temporanea del farmacista per la somministrazione del vaccino può creare delle difficoltà operative, specialmente nelle farmacie più piccole. Questo può influire sulla dispensazione dei farmaci e sui servizi quotidiani, acuendo la già nota carenza di personale nel settore.

Inoltre, sebbene le prenotazioni siano prevalentemente richieste, l’alto afflusso di persone, in particolare durante le ore serali e nei weekend, può generare lunghe attese e assembramenti. Questa situazione richiede una gestione attenta degli spazi per garantire il distanziamento sociale, un aspetto cruciale in un periodo in cui la prevenzione delle malattie respiratorie è di massima importanza.

Differenze regionali nell’adesione

Le adesioni alla campagna vaccinale non sono uniformi in tutto il Paese.

In Liguria, ad esempio, molte farmacie non hanno ancora partecipato attivamente. Elisabetta Borachia, presidente di Federfarma Liguria, ha notato come l’anno precedente ci sia stato un incremento significativo nelle somministrazioni e ha espresso la speranza di un ulteriore aumento quest’anno. Ciò dimostra che, benché il servizio sia efficace, è necessario un supporto istituzionale per garantire un’adesione uniforme e incentivare la partecipazione di tutte le farmacie.

Le farmacie si sono affermate come punti di riferimento nella prevenzione sanitaria.

Tuttavia, il successo della campagna vaccinale dipenderà dalla capacità delle istituzioni e delle associazioni di categoria di affrontare e risolvere le sfide organizzative e di personale, trasformando l’ampia disponibilità in un’efficienza operativa completa.