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Nel panorama sanitario italiano, le farmacie rivestono un ruolo sempre più centrale, specialmente in Lombardia.
Recentemente, un evento intitolato ‘Il contributo della farmacia dei servizi in Lombardia: prevenzione, screening e gestione delle cronicità‘ ha messo in luce questo aspetto, evidenziando come le farmacie siano diventate nodi fondamentali nella rete della salute pubblica. Sostenuto dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
Con oltre 14.000 professionisti e più di 3.000 strutture operative, le farmacie lombarde si sono distinte per il loro impegno nel garantire servizi sanitari di qualità.
Di queste, circa 932 si trovano in aree rurali, assicurando così un accesso ai servizi anche nelle zone meno urbanizzate. Questo ampio network ha reso possibili importanti risultati, tra cui la prenotazione di quasi 2,3 milioni di visite specialistiche e la gestione di oltre 1,6 milioni di operazioni per la scelta e revoca dei medici di medicina generale.
Un aspetto particolarmente rilevante è la capacità delle farmacie di svolgere screening per malattie come il colon-retto.
Infatti, sono stati raccolti circa 3,3 milioni di campioni per questo tipo di screening. Inoltre, le farmacie hanno contribuito attivamente alla campagna vaccinale per il Covid-19, somministrando più di 1,5 milioni di vaccini e quasi 400.000 dosi di antinfluenzale nell’ultimo inverno.
Marco Alparone, vicepresidente di Regione Lombardia, sottolinea l’importanza di riconoscere il ruolo delle farmacie nella salute pubblica, affermando che è necessario un quadro normativo che stabilizzi e valorizzi i servizi offerti.
Questo riconoscimento non solo permetterebbe di rafforzare la rete delle farmacie, ma anche di garantire un supporto più efficiente ai cittadini.
Con l’avvento della telemedicina, le farmacie lombarde hanno intrapreso un percorso innovativo che ha visto un incremento significativo delle prestazioni. Oltre 2.000 farmacie hanno registrato un aumento costante di servizi erogati, con quasi 80.000 prestazioni fornite nei primi sei mesi dell’anno.
La sperimentazione della farmacia dei servizi ha portato all’esecuzione di oltre 13.000 prestazioni di telemedicina in convenzione con il servizio sanitario regionale nel 2025.
La continua crescita delle prestazioni in telemedicina non solo allevia la pressione sugli ospedali, ma offre anche nuove opportunità per la gestione delle cronicità. Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia, esprime orgoglio per i risultati ottenuti e per il potenziale che questa evoluzione porta alla salute pubblica.
In un contesto in cui la salute è diventata una priorità assoluta, è fondamentale che le farmacie continuino a evolversi e a rispondere ai bisogni dei cittadini. L’innovazione nel settore sanitario, attraverso l’adozione di nuove tecnologie e metodi di assistenza, rappresenta la chiave per un futuro più sano e accessibile a tutti.
La Regione Puglia ha recentemente fatto un passo avanti significativo nella lotta contro l’epatite C, diventando la prima in Italia a implementare una legge che rende obbligatoria la proposta del test anti-HCV per i cittadini nati prima del 1989.
Questo approccio trasforma ogni prelievo di sangue in un’opportunità di diagnosi precoce, modificando le regole della prevenzione.
Fabiano Amati, assessore regionale e promotore della legge, ha evidenziato come, grazie ai trattamenti disponibili, sia possibile curare l’epatite C, ma la chiave è identificare i pazienti inconsapevoli. Con stime che indicano tra 600.000 e 1,2 milioni di persone infette in Italia, questo provvedimento può fare la differenza.
L’obiettivo è debellare il virus entro pochi anni, anticipando l’aspettativa dell’OMS per il 2030.
La sfida ora è trasformare questa legge in una rivoluzione culturale: un semplice prelievo di sangue potrebbe cambiare il destino di migliaia di persone. La Puglia dimostra che un futuro libero da epatite C è possibile e può iniziare oggi.