Innovazioni terapeutiche promettenti per il tumore del pancreas

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Recenti scoperte nel campo dell’oncologia hanno portato a sviluppi significativi nella cura del tumore al pancreas.

Un innovativo studio, presentato al Congresso dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica, ha rivelato che un nuovo schema di trattamento può migliorare notevolmente la sopravvivenza dei pazienti affetti da questa malattia aggressiva.

Il nuovo trattamento e i suoi risultati

Condotto dal dottor Michele Reni, direttore dell’Oncologia Medica presso l’ospedale San Raffaele di Milano, lo studio ha coinvolto 260 pazienti con adenocarcinoma duttale del pancreas in fase iniziale. Questi pazienti erano candidati a un intervento chirurgico dopo un ciclo di terapia chemioterapica.

L’approccio innovativo, noto come schema Cassandra, prevede l’uso di una combinazione di quattro farmaci chemioterapici.

Risultati sorprendenti sono emersi dal confronto tra il regime mFOLFIRINOX, tradizionalmente considerato il migliore, e la nuova combinazione chiamata PAXG. I dati indicano che i pazienti trattati con PAXG hanno mostrato un aumento significativo del tempo intercorso prima della progressione della malattia, con un miglioramento di circa sei mesi rispetto ai trattamenti standard.

Benefici a lungo termine

Un altro aspetto rilevante riguarda la durata della sopravvivenza: tre anni dopo l’inizio della terapia, oltre il doppio dei pazienti trattati con PAXG erano liberi da recidive rispetto a quelli che avevano ricevuto le terapie tradizionali. Questo risultato rappresenta un progresso importante non solo in termini di efficacia del trattamento, ma anche per la qualità della vita dei pazienti, che hanno riportato un profilo di tossicità migliore.

Collaborazione tra scienza e società civile

La ricerca è stata interamente finanziata da cinque associazioni di pazienti, un esempio di come la collaborazione tra il mondo scientifico e le comunità possa portare a risultati tangibili. Reni ha evidenziato che la difficoltà nel trattare il tumore al pancreas è dovuta alla presenza di micro metastasi già in fase iniziale, il che rende essenziale intervenire precocemente per aumentare le probabilità di successo terapeutico.

La sfida della ricerca indipendente

Nonostante i progressi, la ricerca clinica indipendente in Italia sta affrontando una crisi. Negli ultimi quindici anni, gli studi clinici non sponsorizzati dall’industria hanno visto una diminuzione del 57%, scendendo dal 40,3% nel 2009 al 17,3%. Questo calo mette in evidenza la necessità di un supporto maggiore per gli studi no profit, in particolare nel campo dell’oncologia.

Il presidente dell’AIOM, Francesco Perrone, ha sottolineato l’importanza di aumentare il finanziamento e il personale per la ricerca clinica.

Sono necessarie risorse per formare professionisti come i coordinatori di ricerca clinica e i biostatistici, figure essenziali per la gestione efficiente degli studi.

In conclusione, il panorama della ricerca sul tumore al pancreas sta cambiando grazie a nuove terapie e a un crescente impegno della società civile. Gli studi come quello di Cassandra offrono nuove speranze e dimostrano l’importanza della sinergia tra pazienti e ricercatori per affrontare una delle forme di cancro più difficili da trattare.