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Un significativo passo avanti nel campo della chirurgia è stato compiuto all’ospedale Ramazzini di Carpi.
Un paziente di 83 anni, affetto da tumore del pancreas, è stato operato utilizzando una tecnica innovativa e il supporto di specialisti internazionali. Questo intervento, realizzato a fine novembre, ha evidenziato l’importanza della telemedicina e dell’uso di tecnologie avanzate nel trattamento di condizioni complesse.
Il paziente, proveniente da un’altra regione, presentava una grave ostruzione delle vie biliari e del duodeno, che impediva il corretto deflusso della bile nell’intestino, causando un progressivo ittero.
L’equipe medica, guidata dal dottor Mauro Manno, ha quindi deciso di eseguire un’epato-gastroanastomosi ecoendoscopica. Questa procedura mini-invasiva è riservata a casi complessi in cui le tecniche tradizionali non possono essere applicate.
Durante l’intervento, gli specialisti hanno impiegato una guida ecoendoscopica per accedere a un ramo della via biliare tramite una puntura transgastrica del fegato. Dopo l’inserimento di un filo guida, è stato rilasciato uno stent per consentire alla bile di fluire direttamente nello stomaco, ripristinando così la funzione digestiva del paziente.
L’intervento, della durata di circa un’ora, ha visto la partecipazione di un team altamente specializzato, composto dal dottor Tommaso Gabbani e dal dottor Giuliano Bonura, supportati dal personale infermieristico e dall’anestesista Maria Grazia Bufi.
Un aspetto innovativo di questo intervento è stato l’uso di smart glasses, che hanno permesso al professor Enrique Pérez-Cuadrado-Robles dell’ospedale Georges Pompidou di Parigi di seguire l’operazione in tempo reale.
Grazie a questa tecnologia, l’esperto ha fornito indicazioni cruciali durante tutto il procedimento, dimostrando come la collaborazione internazionale possa migliorare le opportunità terapeutiche per i pazienti con condizioni critiche.
Il legame tra l’ospedale di Carpi e l’ospedale Pompidou si è rafforzato grazie al tirocinio della dottoressa Paola Soriani, che ha trascorso un mese a Parigi per specializzarsi in endoscopia. Questo scambio di conoscenze ha arricchito le competenze locali e creato un network di supporto, riflettendosi nella qualità delle cure offerte.
Il dottor Massimo Fabi, assessore regionale alla sanità, ha evidenziato come questo intervento metta in luce i risultati ottenibili grazie a investimenti nel servizio sanitario pubblico. L’integrazione di tecnologie all’avanguardia con competenze mediche elevate ha consentito di trattare un paziente fragile in modo efficace, riducendo il rischio di complicazioni.
La dimissione rapida del paziente dopo un breve ricovero sottolinea ulteriormente il successo dell’operazione.
Questo caso non solo conferma l’eccellenza dell’ospedale Ramazzini di Carpi nel campo della gastroenterologia e endoscopia, ma rappresenta anche un modello da seguire per procedure simili in futuro. Investire in alta specializzazione medica comporta benefici tangibili per le comunità locali e un miglioramento della qualità della vita per i pazienti.