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Ogni anno, il rituale del cambio dell’ora suscita interrogativi tra le persone: quanto può incidere un’ora in più o in meno sulla salute? Gli specialisti confermano che anche un breve spostamento temporale ha effetti reali sull’organismo.
I ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che seguono un andamento di circa 24 ore, sono fondamentali per regolare funzioni come il sonno, l’appetito e la temperatura corporea. Questi ritmi sono sensibilmente influenzati dalla luce e dall’ambiente circostante, permettendo al corpo di sincronizzarsi con il ciclo giorno-notte.
Secondo il dottor Alessandro Oldani, esperto del Centro di Medicina del Sonno dell’IRCCS San Raffaele Turro di Milano, il cambio dell’ora può generare disturbi significativi in fasce di popolazione vulnerabili, come bambini e anziani.
Nei bambini, il sistema che regola il sonno non è ancora completamente sviluppato, mentre negli anziani i centri del sonno tendono a diventare più rigidi.
Per queste categorie, anche un semplice spostamento di 60 minuti può alterare la naturale ciclicità del sonno, compromettendo la qualità del riposo e il benessere quotidiano. “Alcuni individui sono più suscettibili ai cambi orari, un po’ come accade con il fenomeno del jet lag”, afferma Oldani.
Anche un’ora può disturbare l’equilibrio di queste persone.
Per i giovani, questi cambiamenti potrebbero passare inosservati, ma gli over 50 potrebbero notare difficoltà ad addormentarsi e scarsa capacità di recuperare il sonno perduto.
Un altro fattore cruciale da considerare è l’esposizione alla luce naturale. Essa ha un ruolo determinante nella produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.
Quando la luce cala prima o quando al mattino sembra ancora notte, il corpo richiede alcuni giorni per adattarsi al nuovo ritmo.
Per mitigare gli effetti negativi del cambio dell’ora, è consigliabile esporsi alla luce solare il mattino successivo al cambiamento. La gradualità è la chiave: per le persone più sensibili, come bambini e anziani, è utile anticipare gli orari di pasti e sonno di 15-20 minuti nei giorni precedenti il cambio.
In questo modo, il corpo sarà già predisposto.
Il dottor Oldani sottolinea che non è necessario ricorrere alla melatonina per un cambiamento così breve; è più efficace mantenere abitudini regolari e garantire un’adeguata esposizione alla luce. Il giorno del cambio, alzarsi presto e trascorrere del tempo all’aperto può favorire un miglior allineamento con il nuovo orario.
Molti suggeriscono bagni caldi o tisane prima di coricarsi come rimedi per migliorare il sonno.
“Il potere del placebo e la suggestione sono significativi e possono contribuire a un miglioramento percepito”, spiega Oldani. Tuttavia, ogni individuo ha tecniche di rilassamento personali, rendendo difficile generalizzare.
Seguire le regole di igiene del sonno è essenziale non solo durante il cambio dell’ora, ma sempre. Trovare un materasso e un cuscino adatti è fondamentale, così come mantenere una temperatura della stanza compresa tra i 18 e i 20 gradi. Anche l’umidità è importante, specialmente nei mesi invernali quando i riscaldamenti sono accesi.
I ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che seguono un andamento di circa 24 ore, sono fondamentali per regolare funzioni come il sonno, l’appetito e la temperatura corporea. Questi ritmi sono sensibilmente influenzati dalla luce e dall’ambiente circostante, permettendo al corpo di sincronizzarsi con il ciclo giorno-notte.0
I ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che seguono un andamento di circa 24 ore, sono fondamentali per regolare funzioni come il sonno, l’appetito e la temperatura corporea.
Questi ritmi sono sensibilmente influenzati dalla luce e dall’ambiente circostante, permettendo al corpo di sincronizzarsi con il ciclo giorno-notte.1
I ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che seguono un andamento di circa 24 ore, sono fondamentali per regolare funzioni come il sonno, l’appetito e la temperatura corporea. Questi ritmi sono sensibilmente influenzati dalla luce e dall’ambiente circostante, permettendo al corpo di sincronizzarsi con il ciclo giorno-notte.2
I ritmi circadiani, ovvero i cicli biologici che seguono un andamento di circa 24 ore, sono fondamentali per regolare funzioni come il sonno, l’appetito e la temperatura corporea.
Questi ritmi sono sensibilmente influenzati dalla luce e dall’ambiente circostante, permettendo al corpo di sincronizzarsi con il ciclo giorno-notte.3