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Il 31 ottobre si è tenuto un incontro presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, intitolato Influenze – l’etica del contagio.
Questo evento ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Medicitalia, che ha condiviso la propria esperienza trentennale nella consulenza medica online e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per facilitare il dialogo tra medici e pazienti.
Durante la conferenza, è emersa una discussione approfondita riguardo all’uso dei social media nell’ambito della salute. Si è esaminato il ruolo dei pazienti come ricercatori di informazioni e quello dei medici come nuovi influencer nel panorama digitale.
L’intelligenza artificiale è stata identificata come un fattore cruciale in questa evoluzione.
Un sondaggio condotto in collaborazione con BVA-Doxa e l’Università Cattolica ha rivelato che circa il 66% dei medici utilizza l’intelligenza artificiale per scopi personali. Tuttavia, quando si parla di utilizzo professionale, la percentuale scende a poco più del 50%. Tra le piattaforme AI, ChatGPT risulta essere la più conosciuta, con un tasso di familiarità del 90% tra i professionisti della salute.
Le aree in cui l’intelligenza artificiale trova maggior applicazione sono principalmente la ricerca scientifica e l’aggiornamento professionale. Si prevede un incremento del suo utilizzo anche nel supporto clinico, dove può rivelarsi utile per le decisioni terapeutiche. Nonostante ciò, la fiducia nelle informazioni fornite dall’AI è solo parziale, con preoccupazioni riguardanti possibili errori e dipendenze da tali strumenti.
Il sondaggio ha evidenziato che i motori di ricerca e le farmacie rimangono le fonti principali di informazioni per il pubblico, ma l’intelligenza artificiale sta guadagnando terreno. Interessante è notare che il 63% degli intervistati segue influencer nel settore della salute, con il 75% di loro che verifica l’autorevolezza degli esperti seguiti.
Un argomento specifico affrontato è quello della nutrizione nei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni.
I professionisti della salute utilizzano Instagram per condividere informazioni e creare consapevolezza sull’alimentazione infantile, fungendo da mediatori tra le normative e la vita quotidiana dei genitori. Gli health influencer giocano un ruolo fondamentale nell’orientare i genitori sulle scelte alimentari.
Con l’aumento della produzione di contenuti digitali, è emersa la necessità di normative chiare nel settore della salute. Nel 2025, il mercato dei contenuti digitali in Italia ha raggiunto un volume d’affari stimato di circa 370 milioni di euro, con previsioni di crescita per il 2025.
Tuttavia, l’assenza di un quadro normativo specifico ha sollevato preoccupazioni riguardo alla legislazione applicabile.
Per affrontare queste problematiche, nel luglio 2025 è stato approvato un Codice di Condotta per gli influencer. Questo documento mira a garantire trasparenza e protezione per gli utenti, stabilendo criteri per le comunicazioni commerciali nel settore della salute. Gli influencer devono aderire a tali norme e garantire la veridicità delle informazioni condivise.
Il panorama della comunicazione sanitaria sta attraversando una fase di trasformazione significativa, con l’intelligenza artificiale e i social media che giocano un ruolo sempre più centrale.
È fondamentale che i professionisti della salute si approccino a questa evoluzione con competenza e responsabilità, garantendo un’informazione corretta e utile per i pazienti.