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Il dibattito sull’utilizzo degli smartphone da parte dei più giovani è sempre più attuale.
Recentemente, la Società Italiana di Pediatria (SIP) ha emesso nuove raccomandazioni che evidenziano l’importanza di limitare l’uso dei dispositivi digitali nei bambini. In particolare, i pediatri consigliano di non consentire l’accesso a smartphone e internet prima dei 13 anni. Questa raccomandazione si basa su studi scientifici che hanno rivelato gli effetti negativi di una sovraesposizione precoce agli schermi.
Le evidenze scientifiche dimostrano che un incremento di soli 30 minuti al giorno davanti a uno schermo può raddoppiare il rischio di ritardo nel linguaggio nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
Per i bambini tra i 3 e i 5 anni, ogni ora aggiuntiva di utilizzo dello schermo è associata a una riduzione del sonno di circa 15 minuti. Questi dati evidenziano chiaramente come l’esposizione prolungata ai dispositivi digitali possa compromettere il benessere fisico e mentale dei più piccoli.
Il sonno riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo infantile. Un insufficiente riposo può causare irritabilità, difficoltà di memoria e una riduzione dell’attenzione, con conseguenze negative sul rendimento scolastico.
I pediatri segnalano che un eccessivo tempo trascorso davanti agli schermi può contribuire a problematiche come ipertensione e sovrappeso, rendendo così necessaria la regolamentazione dei tempi di utilizzo.
Rino Agostiniani, presidente della SIP, ha evidenziato l’importanza di restituire ai bambini il diritto di annoiarsi e di dedicarsi ad attività all’aperto. È fondamentale che genitori ed educatori garantiscano un ambiente di apprendimento equilibrato, in cui le esperienze reali e le interazioni sociali occupino un ruolo centrale.
Le nuove linee guida raccomandano di promuovere attività come lo sport, la lettura e il gioco creativo, limitando l’uso di dispositivi durante i pasti e prima di andare a dormire.
La SIP raccomanda che i contenuti digitali siano fruiti solo sotto la supervisione di un adulto. Questo approccio consente di selezionare materiali educativi e di discutere con i bambini sui rischi associati all’uso non controllato di internet e dei social media.
La supervisione costante è fondamentale per proteggere i giovani da contenuti inappropriati e per promuovere un utilizzo sano delle tecnologie.
Un altro aspetto cruciale è il fenomeno del cyberbullismo, che ha registrato un aumento del 26% tra i bambini di età compresa tra i 10 e i 13 anni. Le vittime di cyberbullismo presentano un rischio triplo di sviluppare pensieri suicidi, rendendo essenziale un monitoraggio attento dell’attività online dei minori.
Pertanto, i pediatri suggeriscono di posticipare l’accesso ai social media e di avviare percorsi di educazione digitale già nelle scuole primarie.
Elena Bozzola, coordinatrice della SIP per le dipendenze digitali, sottolinea che non è necessario demonizzare la tecnologia. È invece fondamentale insegnare ai bambini a utilizzarla con equilibrio. Ogni ora trascorsa davanti a uno schermo rappresenta un’ora sottratta ad attività essenziali come il gioco, lo sport e la creatività.
Le nuove linee guida si propongono di mettere al centro dell’educazione la crescita equilibrata e le esperienze reali, contribuendo così a proteggere il cervello in sviluppo dei più giovani.