Ora solare: in che modo reagisce il nostro corpo?

Condividi

In molte parti del mondo viene adottato un sistema convenzionato che riguarda la sincronizzazione degli orologi in località geografiche differenti, dentro ad un sistema di fusi orari.

Il tempo impostato secondo questa modalità è rapportato in termini di ore oppure di frazioni d’ora rispetto al tempo universale.

Un dibattito sulle conseguenze che l’ora solare – ed il suo alternarsi con l’ora legale – possa avere sulla salute sussiste da anni. Negli ultimi mesi, la questione è tornata alla ribalta perché alcuni studi hanno portato alla luce la pericolosità di questo sistema. L’Unione Europea è ancora alla ricerca di una soluzione definitiva riguardo l’ora solare.

In questa guida si analizzerà cos’è l’ora solare e quali sono le sue conseguenze sulla salute umana.

Cos’è l’ora solare

Nel momento in cui l’ora (intesa come ora civile convenzionata) corrisponde all’ora presente nel meridiano che comprende il Paese di interesse, tale ora prende il nome di “ora solare”. L’ora solare è dunque l’ora “naturale” che interessa uno Stato.

L’ora solare viene scientificamente definita dall’astronomia, ovvero quando il Sole passa per il meridiano locale: nel momento in cui la nostra stella è nel punto più elevato della traiettoria, viene contata l’ora di mezzogiorno.

Data questa premessa, ogni luogo dovrebbe avere il proprio orario: per convenzione, inizialmente le Nazioni hanno adottato l’ora solare della propria capitale. Fu solo alla fine del 1800 che numerosi Paesi, durante una conferenza negli USA, stabilirono l’ora legale ed il suo alternarsi con l’ora solare. L’ora legale è quella per la quale si slitta in avanti di un’ora l’orologio rispetto all’ora solare, ed è quella che in Italia corrisponde all’orario primaverile ed estivo, sostituendo di fatto l’ora solare.

Gli effetti sulla salute umana

Tradizionalmente si è convinti che il passaggio da ora legale ad ora solare dia origine a piccoli fastidi momentanei e passeggeri, ma non è così. Numerosi esperti avvertono sulle conseguenze pesanti che questo sistema di misurazione dell’ora può avere sull’organismo.
Rodolfo Costa, genetista e crono-biologo dell’Università degli Studi di Padova afferma che “si può comprendere che cosa sia l’ora legale da un punto di vista biologico e che effetti abbia sulla salute solo introducendo il concetto di ritmicità circadiana.

Tutti noi possediamo un orologio biologico che, in assenza di segnali provenienti dall’ambiente esterno, completa il proprio ciclo in circa 24 ore e per questo viene definito orologio circadiano”.

Il nostro corpo possiede un orologio biologico preciso e definito: il passaggio dall’ora legale all’ora solare crea seri problemi al nostro organismo. Nel momento in cui si passa all’ora solare, il ritmo con il quale ci alziamo dal letto, ci addormentiamo, mangiamo o pratichiamo qualsiasi attività viene improvvisamente modificato senza che il nostro organismo abbia la possibilità di regolarsi.

Il cervello sembra essere l’organo più colpito – negativamente – dall’adozione dell’ora solare. Un’area particolare del nostro sistema nervoso, chiamata il nucleo soprachiasmatico, è un insieme di neuroni che collaborano a mantenere attivo il ciclo circadiano ed il nostro orologio biologico.

Studi recenti hanno dimostrato che il cambio dell’ora solare può comportare danni lievi ma persistenti a livello cerebrale. Questo problema si traduce in termini di uno scompenso nella produzione e nella secrezione di ormoni.

Primo tra tutti, la melatonina, la cui produzione e circolo nel nostro corpo regola il ciclo di dormiveglia e anche la nostra capacità di reazione.

Nei casi più drastici, che sicuramente riguardano una fetta piccola della popolazione ma non sono per questo trascurabili, i medici affermano che la pressione arteriosa ed il sistema cardiaco umano risentano – a lungo andare – dell’ora solare.

I benefici dell’abolizione dell’ora solare sarebbero quindi molteplici e di ampio rilievo: ne risentirebbero in positivo il sonno ed il cuore, ma non solo.

Anche il metabolismo e persino l’umore, entrambi strettamente legati agli ormoni, gioverebbero da un’ora più costante durante l’anno.