Patologie ortopediche: quali sono le problematiche più comuni?

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Disturbi a carico di ossa, articolazioni, muscoli e tendini possono influire in modo significativo sulla qualità della vita, rendendo difficile svolgere le normali attività quotidiane.

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Di seguito una panoramica delle problematiche ortopediche più diffuse e delle loro caratteristiche principali.

Artrosi

L’artrosi è la patologia articolare degenerativa più comune. Insorge quando la cartilagine che riveste le articolazioni si deteriora, causando attrito tra le superfici ossee. Colpisce soprattutto ginocchia, anche, mani e colonna vertebrale.

I sintomi principali sono dolore durante il movimento, rigidità, gonfiore e ridotta mobilità. L’età avanzata, il sovrappeso e i microtraumi ripetuti sono fattori di rischio rilevanti. Il trattamento comprende fisioterapia, perdita di peso, farmaci antinfiammatori e, nei casi più avanzati, interventi chirurgici come la protesi articolare.

Fratture ossee

Le fratture sono interruzioni della continuità dell’osso causate da traumi, incidenti, cadute o, in alcuni casi, da fragilità ossea. Possono essere chiuse o esposte; queste ultime necessitano di intervento immediato per evitare infezioni.

I sintomi principali sono dolore acuto, gonfiore, deformità e incapacità di muovere l’arto. La diagnosi si basa su radiografie o altri esami (TC, RMN) e il trattamento varia da semplici immobilizzazioni con gesso a interventi chirurgici con placche, viti o chiodi endomidollari.

Uno studio retrospettivo condotto presso il Dhaka Medical College and Hospital ha analizzato l’andamento dei traumi ortopedici in un campione di 208 pazienti ricoverati tra il 2004 e il 2007.

La ricerca ha evidenziato una netta prevalenza di pazienti di sesso maschile (63%), con una maggiore concentrazione nella fascia d’età 31-40 anni, quella più esposta ad attività lavorative e spostamenti.

La causa principale dei traumi è risultata essere gli incidenti stradali (RTA), responsabili del 44,23% dei casi, seguiti dalle cadute (20,19%) e, a distanza minore, dalle aggressioni e da altri incidenti domestici o lavorativi.

Per quanto riguarda la tipologia di fratture, le più comuni hanno coinvolto gli arti inferiori, con una particolare incidenza di lesioni al femore (22,12%) e a tibia/fibula (18,27%). Complessivamente, i traumi degli arti inferiori hanno rappresentato quasi il 28% di tutte le fratture.

Sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è causata dalla compressione del nervo mediano all’interno del polso. Provoca formicolio, intorpidimento, bruciore e debolezza nella mano, soprattutto nelle dita indice, medio e anulare.

I sintomi spesso peggiorano di notte. Può essere causata da movimenti ripetitivi, predisposizione anatomica o patologie come diabete e artrite. Il trattamento iniziale prevede tutori, fisioterapia e antinfiammatori; nei casi più gravi si può ricorrere all’intervento chirurgico di decompressione del nervo.

Fascite plantare

È una causa molto comune di dolore al tallone, legata all’infiammazione della fascia plantare, un robusto legamento che sostiene l’arco del piede. Il dolore è più intenso al mattino o dopo periodi di inattività e tende a migliorare camminando.

Colpisce soprattutto sportivi, persone che lavorano in piedi, individui con piedi piatti o cavi e soggetti in sovrappeso. La terapia comprende riposo, stretching, ghiaccio, plantari su misura e fisioterapia. Solo raramente si ricorre a trattamenti avanzati come onde d’urto o chirurgia.

Osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da una progressiva perdita di densità ossea, particolarmente frequente nelle donne dopo la menopausa. Viene spesso definita “malattia silenziosa” perché non dà sintomi fino alla comparsa di una frattura.

Segnali tardivi possono essere dolori alla schiena, perdita di altezza e postura incurvata. I fattori di rischio sono familiarità, scarsa assunzione di calcio, sedentarietà e alcune patologie croniche. La prevenzione si basa su dieta ricca di calcio e vitamina D, esercizio fisico e, quando necessario, farmaci specifici.

Infortuni sportivi

Gli infortuni sportivi comprendono una vasta gamma di problematiche: distorsioni, stiramenti muscolari, tendiniti, rotture legamentose e fratture da stress. Sono spesso causati da mancanza di riscaldamento, sovraccarico, posture scorrette o attrezzature inadeguate.

I sintomi più frequenti sono dolore, gonfiore, difficoltà di movimento e, nei casi più gravi, instabilità articolare. Una diagnosi accurata permette di valutare la migliore opzione tra riposo, fisioterapia, tutori o interventi chirurgici. La prevenzione prevede stretching, idratazione e graduale aumento dell’intensità degli allenamenti.

Tendiniti

La tendinite è un’infiammazione del tendine dovuta a sollecitazioni ripetitive, traumi o attività sportive intense. Colpisce soprattutto spalla, gomito, polso, ginocchio e tallone. È caratterizzata da dolore localizzato, gonfiore e ridotta mobilità.

Senza trattamento può diventare cronica. La cura tipica comprende riposo, ghiaccio, fisioterapia e, in alcuni casi, infiltrazioni di corticosteroidi. In caso di resistenza al trattamento è possibile ricorrere ad un intervento chirurgico.

Frattura dell’anca

La frattura dell’anca è una lesione grave, comune negli anziani e nei soggetti con osteoporosi. Si manifesta con dolore acuto, incapacità di camminare e gonfiore locale. La diagnosi si effettua tramite radiografia o risonanza magnetica. Il trattamento prevede quasi sempre un intervento chirurgico: fissazione con viti, sostituzione parziale o totale dell’anca. Il recupero richiede fisioterapia intensiva e può durare mesi.

Borsite

La borsite è l’infiammazione delle borse sierose, piccole sacche piene di liquido che proteggono le articolazioni. Colpisce spesso spalla, gomito, anca, ginocchio e tallone. I sintomi comprendono dolore, arrossamento e limitazione dei movimenti.

Le cause più comuni? Posture scorrette, sovraccarico e traumi. Il trattamento prevede riposo, ghiaccio, fisioterapia e, se necessario, infiltrazioni. La chirurgia è riservata ai casi cronici che non rispondono alle terapie conservative.

Dolore alla schiena e al collo

Tra le problematiche ortopediche più diffuse, il mal di schiena e il dolore cervicale possono derivare da posture scorrette, ernie del disco, artrosi, muscoli deboli o traumi. I sintomi vanno dal semplice fastidio alla limitazione dei movimenti, fino a irradiazione dolorosa agli arti. La cura prevede farmaci, fisioterapia, esercizi posturali e, nei casi gravi, valutazione ortopedica specialistica.

Considerazioni finali

Le patologie ortopediche sono molto diffuse e, se trascurate, possono limitare seriamente la qualità della vita. Che si tratti di dolori articolari, infiammazioni, traumi o disturbi legati all’età, è fondamentale non sottovalutare i sintomi e rivolgersi tempestivamente a un ortopedico.

Solo uno specialista, infatti, è in grado di effettuare una diagnosi accurata, individuare le cause reali del problema e proporre il trattamento più appropriato — sia esso conservativo o chirurgico. Un percorso guidato dall’esperienza medica permette non solo di ottenere sollievo dai sintomi, ma anche di prevenire complicazioni future e recuperare una piena funzionalità.

Fonti e bibliografia

  • com/wp-content/uploads/2022/12/11.-3.-IOJN_Israr_Kamal_AIMDR-68-76.pdf.