Perché i problemi sinusali peggiorano durante il volo?

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Comportamenti da tenere per evitare problemi di aerosinusite e altre problematiche legate alla pressione dell’aria durante viaggi in aereo.

Nel 2002, l’astronauta Peggy Whitson stava fluttuando da troppo tempo nell’International Space Station quando lo Shuttle Atlantis arrivò. L’astronave aveva attraccato con successo al porto ISS, ma quando l’equipaggio di visita provò a salire a bordo, Whitson si rifiutò di aprire la porta finché non avrebbe ricevuto alcune promesse. Avevano quella roba? Quella roba piccante?

Quello del riscaldamento è un bisogno vecchio e potente. Nell’Europa medievale il desiderio di spezie ha aiutato nell’introduzione dell’era delle esplorazioni, delle conquiste e degli imperi.

Questa volta, l’aggressività di Whitson era solo per metà scherzosa. Nello spazio anche il palato più mite sviluppa una matta voglia di condimenti aspri. Perchè? A causa della gravità, o della mancanza di essa.

A gravità zero, o vicina allo zero, i liquidi che si generano nei tuoi seni paranasali si rifiutano di sfociare nelle cavità nasali nel modo in cui farebbero sulla Terra. Ciò significa che tutto si tappa, bloccando l’organo olfattivo fino alla parte posteriore del naso.

Senza l’uso di quell’importantissimo frammento di terminazioni nervose, il tuo senso del gusto è ridotto al minimo e il tuo centro del piacere brama eccitazione. Da qui la disperata richiesta di scorte saporite da parte di Whitson.

Ma non devi attraversare l’atmosfera per incontrare problemi di tipo sinusale durante un viaggio. Di fatto, le cavità nasali e il viaggio raramente sono d’accordo, anche sulla superficie terrestre, o relativamente vicina ad essa.

Aerosinusite

Ai vecchi tempi, quando le persone viaggiavano in barca, a cavallo, in carrozza, sul treno, a piedi o con qualsiasi altro mezzo di trasporto che utilizzava una velocità accettabile per andare da un posto ad un altro, i problemi di sinusite non erano un grande problema. Non sentirete mai Gilgamesh, Ulisse o Beowulf lamentarsi delle loro sinusiti strada facendo. Forse erano troppo macho per questo, o troppo impegnati a preoccuparsi di battere in astuzia dei e mostri.

Ma è anche probabile che i loro seni paranasali stavano bene perchè avevano tempo di adattarsi.

E’ con l’epoca dei viaggi in aereo che hai iniziato a sentire parlare di un problema chiamato aerosinusite o barotrauma. Gli uccelli possiedono tutti i tipi di magnifici adattamenti per avvicinarsi all’alta quota, al contrario del corpo umano. Le nostre cavità nasali detestano i viaggi in aereo per un paio di ragioni.

Primo, cambia pressione dell’aria.

Quando un aereo decolla e atterra, viaggia attraverso strati dell’atmosfera con pressioni drasticamente differenti. I tuoi seni paranasali sono, essenzialmente, una serie di sacche d’aria connesse sulla testa. Sei a tuo agio solo quando l’aria nelle sacche e quella esterna alla testa hanno pressione uguale.

Quindi, quando un aereo si alza improvvisamente di migliaia di metri, l’aria nei seni non ha tempo di adattarsi e senti la differenza di pressione.

Se hai qualche problema di sinusite, farà male, tanto, probabilmente. Congestioni di ogni tipo renderanno più difficile, per l’aria delle tue cavità, uniformarsi alla pressione interna, e da qui i tuoi problemi si accumuleranno. La Tromba di Eustachio, che unisce la parte posteriore del tuo naso alle orecchie, potrebbe completamente tapparsi, e portare quindi a dolori e fischi alle orecchie.

E se non fosse sgradevole abbastanza, c’è anche l’aria dell’abitacolo, che, grazie all’altitudine, è letteralmente secca come il deserto.

In realtà, con grossomodo il 12% di umidità, è molto più secco del Sahara, che è normalmente di un mite 25%. Alle cavità nasali non piace l’aria secca poichè può irritare e infiammare le loro delicate membrane mucose.

Nel frattempo, uno sciame di germi si è riversato su maniglie delle porte, rubinetti, braccioli e tavolini. Queste piccole bestiole non amano niente più che membrane mucose irritate ed infiammate in un ambiente comodo e caldo.

In altre parole, se non sei salito sull’aereo con problemi sinusali hai una più che media possibilità di atterrare con essi.

Come volare con le tue cavità nasali

Quello che segue è ramificata strategia di campagna anti-aerosinusite. Per iniziare, alcune salviette anti-batteri o disinfettanti per le mani dovrebbero aiutare nel prendersi cura del microscopico zoo che infesta ogni superficie che tocchi mentre sei in volo. Inoltre, resta al caldo.

L’interno dell’aereo è spesso freddo. Se ti raffreddi troppo, potrebbero diminuire le tue difese immunitarie.

Se hai problemi di sinusite a causa di raffreddori o allergie, considera un trattamento orale come il decongestionante SUDAFED, che dovrebbe essere ingerito un’ora prima del volo. Non curerà il tuo raffreddore, ma dovresti avere come base meno aria viziata prima di partire.

Se non hai alcun problema di sinusite, prova a lasciare così le cose irrigando i tuoi passaggi nasali con soluzioni saline prima, durante e dopo il volo.

Inoltre, bevi tanta acqua quanto riesci per mantenerti idratato, che a sua volta eviterà che i tuoi seni paranasali si secchino. Per ragioni simili, porta qualche tisana e respira nel vapore più o meno per 15 minuti.

E tieni d’occhio il consumo di caffeina. Quel caffè che consideri diuretico, nel senso che dovrebbe farti fare più spesso pipì, potrebbe disidratare il tuo corpo, il che è, a sua volta, dannoso per le cavità nasali.

Se proprio devi bere quella tazza di caffè- e alcuni di noi proprio devono- bevi più acqua per compensare ciò che stai perdendo… anche se potrebbe significare schiacciare il tuo compagno di posto per andare nel bagno in volo.

Per equilibrare la pressione nella tua testa con quella dell’abitacolo durante il decollo e l’atterraggio, ecco un trucco conosciuto come “Valsalva modificato”, che include premere le narici, ingoiare e soffiare delicatamente nel naso, in questo ordine.

Può essere ripetuto durante il volo. Sbadigliare, ingoiare e masticare gomme può anche aiutare.

Infine, cerca di evitare di dormire durante il decollo e l’atterraggio, perché se stai dormendo non potrai praticare quella elegante Manovra di Valsalva, o ingoiare e sbadigliare ossessivamente. Se sei così esausto da sapere che non c’è possibilità che tu possa restare sveglio per il decollo, puoi acquistare un paio di tappi per le orecchie filtrati speciali, che aiutano ad equilibrare la pressione nel tuo timpano.

Questo, a sua volta, dovrebbe rendere le cose più facili per la cara vecchia Tromba di Eustachio, e per tutte le piccole cavità a cui si collega, inclusi i tuoi seni paranasali.