Promuovere il Progresso Etico nella Tecnologia Sanitaria: Innovazioni e Sostenibilità

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In un contesto in continua evoluzione, l’integrazione delle tecnologie avanzate nella sanità si rivela fondamentale non solo per il progresso tecnico, ma anche per garantire un accesso equo alle cure.

Questo è l’obiettivo del nuovo Centro nazionale intelligenza artificiale e tecnologie innovative per la salute (Iatis), recentemente inaugurato dall’Istituto superiore di sanità (Iss). La sua creazione è stata annunciata in un evento di grande rilievo, durante una lezione magistrale tenuta dal cardinale Pietro Parolin della Santa Sede, che ha messo in luce l’importanza dell’etica nell’uso dell’IA.

Obiettivi e aree di competenza del centro

Il centro Iatis si propone di sviluppare un ecosistema per affrontare le attuali sfide mediche, tenendo presente i principi di sostenibilità, equità e partecipazione.

Rocco Bellantone, presidente dell’Iss, ha evidenziato come il centro opererà su sei aree distinte: telemedicina, ingegneria biomedica, nanotecnologie, intelligenza artificiale, valutazione delle tecnologie sanitarie e biomedicina spaziale. Queste aree sono tutte orientate a elaborare raccomandazioni utili per un utilizzo corretto e trasparente dell’IA.

Un approccio etico all’intelligenza artificiale

Il cardinale Parolin ha sottolineato la rilevanza dell’IA come una delle più grandi sfide del nostro tempo, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche antropologico.

Ha affermato che è cruciale evitare che le tecnologie aumentino le disuguaglianze esistenti e che, al contrario, debbano contribuire a mitigare sofferenze e conflitti. La visione proposta è quella di una tecnologia che non riduce l’individuo a un semplice dato da elaborare, ma che riconosce la dignità umana.

Il rischio della disumanizzazione nella cura

Un punto fondamentale emerso durante l’incontro è stato il potenziale rischio di disumanizzazione che l’intelligenza artificiale potrebbe portare nel campo della medicina.

Il cardinale ha avvertito che, sebbene l’IA possa facilitare l’analisi di enormi quantità di dati e ottimizzare l’uso delle risorse sanitarie, c’è il pericolo di ridurre il rapporto umano tra medico e paziente a una mera serie di calcoli e processi tecnici. Questo aspetto solleva interrogativi etici cruciali sull’umanità del processo di cura.

Valori fondamentali per il progresso tecnologico

Durante la lezione, sono intervenuti anche rappresentanti del governo, tra cui il ministro della Salute Orazio Schillaci e la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli.

Schillaci ha ribadito l’importanza di orientare ogni progresso tecnologico verso il bene comune e il rispetto della dignità umana. Ha accolto con favore l’idea di un’algoretica che promuova valori come trasparenza, inclusione e responsabilità.

In un’epoca in cui l’innovazione può facilmente deviare verso pratiche disumane, Ronzulli ha avvertito che senza una bussola etica, il progresso rischia di diventare un’arma a doppio taglio. Ha esortato a mantenere al centro delle ricerche scientifiche e delle politiche sanitarie la persona e la sua libertà di scelta e di pensiero.

La creazione del centro Iatis rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui l’innovazione tecnologica e l’etica vanno di pari passo, garantendo che i benefici delle nuove tecnologie siano accessibili a tutti, senza compromettere la dignità e i diritti umani. Questa iniziativa potrebbe servire da modello per altre aree, promuovendo un approccio che unisca il progresso tecnologico con il rispetto per l’essere umano.