(Adnkronos) – Raccontare la sclerosi multipla attraverso le voci di chi la vive ogni giorno.
Nasce da questo intento il vodcast 'Mille storie', realizzato da Merck Italia con i patrocini dell'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e della Società italiana di neurologia (Sin). Cinque brevi video interviste documentaristiche, della durata di 15 minuti, realizzate in 5 città italiane. Protagonista di ogni puntata è il dialogo tra un paziente e un neurologo. Mentre il paziente condivide la sua storia, le sue paure, i suoi obiettivi, il neurologo offre spunti di riflessione basati sulla propria sensibilità ed esperienza clinica.
Un viaggio nella quotidianità delle persone con sclerosi multipla, un dialogo aperto su temi che coinvolgono la vita di tutti: genitorialità, relazioni, carriera, studio, sport. La quarta storia, 'Una mamma con la sclerosi multipla' – descrive una nota – è ambientata a Milano e vede il confronto tra Gloria Leppini, rappresentante Aism, e Lucia Moiola, neurologa coordinatrice Centro sclerosi multipla e Area ambulatori ospedale San Raffaele di Milano. Il dialogo ruota attorno all'importanza, per chi convive con la sclerosi multipla, di vivere pienamente la genitorialità affrontando le sfide quotidiane con coraggio e resilienza.
"La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria e degenerativa del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani adulti, spesso nel pieno della loro vita lavorativa, sociale e familiare. Tra i progetti di vita di molti giovani c'è anche quello di costruire una famiglia, ovvero avere dei figli – sottolinea Moiola – Oggi siamo in grado di gestire efficacemente anche le forme più attive della patologia, grazie a un ampio ventaglio di terapie che ci consente di personalizzare il trattamento, tenendo conto dei bisogni e dei desideri di ciascun paziente.
E' quindi fondamentale affrontare il tema della gravidanza fin dalla diagnosi o al momento della scelta terapeutica, anche se il progetto può sembrare lontano nel tempo. Questo permette di selezionare farmaci compatibili e di pianificare la gravidanza una volta che la malattia sia stabilizzata. E' importante parlare anche di allattamento e di accudimento del neonato. La donna va rassicurata: non ci sono rischi per il bambino né per lei". La sclerosi multipla non è, infatti, una malattia genetica.
"Va ribadito con forza – rimarca l'esperta – che una donna con sclerosi multipla può essere una madre eccellente e che questa patologia non è un impedimento per la genitorialità". 'Mille storie' è un progetto che parla di libertà e resilienza, illustra la nota. La serie mostra come la sclerosi multipla non debba necessariamente rappresentare un ostacolo: con i giusti strumenti, informazioni e supporto, è possibile continuare a sognare, a costruire, a vivere pienamente. Ogni episodio è ambientato in uno spazio aperto, simbolo di movimento e di rinascita, e diventa un invito a ripensare la malattia come parte di un percorso di vita, non come un limite.
Con 'Mille storie' Merck è al fianco delle persone con Sm e della comunità scientifica, con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita e favorire una maggiore consapevolezza sulla patologia. "Per un'azienda come la nostra, avere cura dei pazienti e delle persone a loro vicine vuol dire rispondere a tutti i loro bisogni: non solo quelli terapeutici, ma anche quelli di educazione sulla salute", dichiara Ramon Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia.
La serie vodcast è disponibile sul canale YouTube di Merck Italia per tutto il mese di novembre con cadenza settimanale, accompagnata da una campagna social sulle pagine Instagram e LinkedIn dell'azienda. "Il progetto racconta ciò che Aism promuove da sempre: la possibilità di andare oltre la sclerosi multipla, integrandola in un percorso di vita pieno e significativo – conclude Mario Alberto Battaglia, direttore generale Aism e presidente Fism – Questo è possibile quando si mette al centro la persona, riconoscendone il ruolo attivo nel percorso di cura e nella ricerca".
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