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Nell’ambito della salute pubblica, la sicurezza dei pazienti riveste un’importanza cruciale.
La X edizione della campagna internazionale #MedSafetyWeek, che si è svolta dal 3 al 9 novembre, ha messo in evidenza come ogni individuo, dai professionisti del settore ai cittadini, possa contribuire a migliorare la situazione.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha partecipato attivamente all’iniziativa, lanciando un messaggio forte e chiaro: la sicurezza dei farmaci dipende da tutti. Con la partecipazione di 132 organizzazioni in 118 nazioni, l’obiettivo è quello di sensibilizzare sull’importanza della segnalazione degli effetti indesiderati, un passo fondamentale per garantire un costante aggiornamento del profilo di sicurezza dei medicinali.
Secondo il presidente di AIFA, Robert Nisticò, i dati rivelano una situazione allarmante: solo il 5-10% degli effetti indesiderati sospetti viene riportato. Questo dato suggerisce che la maggior parte dei problemi di sicurezza rimane invisibile, simile a un iceberg di cui vediamo solo la punta.
Diverse ragioni contribuiscono a questa situazione. Spesso, i pazienti non associano i sintomi ai farmaci assunti o ritengono che i loro problemi di salute non siano rilevanti.
Inoltre, la dimenticanza gioca un ruolo significativo: in molte occasioni, i pazienti semplicemente non pensano di dover segnalare un effetto indesiderato.
Nonostante il messaggio della campagna riguardi tutti, il farmacista si trova in una posizione privilegiata per incentivare la segnalazione. In quanto professionista sanitario più accessibile, egli rappresenta il primo punto di contatto per i cittadini, in particolare per quanto riguarda i farmaci da banco e gli effetti che si manifestano dopo la dimissione dall’ospedale.
È fondamentale che il farmacista giochi un ruolo attivo nell’informare i pazienti. Durante la dispensazione dei farmaci, deve sensibilizzarli sull’importanza di monitorare eventuali cambiamenti e di segnalare qualsiasi effetto indesiderato, anche se sembra insignificante. Inoltre, deve essere in grado di raccogliere queste informazioni e trasformarle in dati strutturati da inviare alle autorità competenti attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza.
La campagna #MedSafetyWeek ci ricorda che la sicurezza dei medicinali è una responsabilità condivisa.
Come sottolineato da Nisticò, non solo le agenzie sanitarie, ma ogni operatore del settore ha il potere di rendere i farmaci più sicuri. Segnalare gli effetti indesiderati deve diventare un dovere professionale quotidiano, affinché si possa garantire una salute pubblica migliore per tutti.