Sindrome di Guillain Barré: cos’è la malattia di Tabarez

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Ultimamente si fa un gran parlare della sindrome di Guillain-Barré, malattia di cui soffre anche l’allenatore dell’Uruguay Tabarez.

Sindrome di Guillain-Barré

La malattia che ha colpito Oscar Washington Tabarez, attuale allenatore dell’Uruguay ai Mondiali, si chiama sindrome di Guillain Barré. Non si tratta di un qualcosa di univoco, bensì di un insieme di neuropatie piuttosto rare che colpiscono i nervi periferici.

Che cos’è

In sostanza, la persona inizia a manifestare una grossa debolezza muscolare e anche dei grandi formicolii a livello di gambe. Successivamente, nelle fasi avanzate della malattia, si va ad estendere il tutto nella parte superiore del corpo.

Poiché arriva a coinvolgere tutti i muscoli, colpisce anche quelli della respirazione, della testa e del collo, fino arrivare alla paralisi completa. La sostanza che riveste normalmente i nervi, ovvero la mielina, utile per trasmettere il segnale nervoso dal cervello ai muscoli, viene molto danneggiata da questa malattia, andando a rallentare gli impulsi elettrici.

E’ come se, in sostanza, il comando non arrivasse a destinazione. A farne le spese anche il “Maestro” dell’Uruguay, l’allenatore in stampelle che tutti abbiamo avuto modo di vedere ai mondiali di Russia 2018.

Le cause che portano alla sindrome di Guillain Barré non sono note. Alcuni prendono in considerazione che la perdita della mielina, chiamata demielinizzazione, possa avere un’origine di tipo autoimmune. Per errore, quindi, vengono attaccate alcune molecole dell’organismo, si pensa in seguito ad un’infezione.

C’è una cura?

Purtroppo, non esiste una cura per la sindrome di Guillain Barré. Esistono, però, dei trattamenti che permettono di stare senza dubbio meglio.

Uno di questi è quello alle immunoglobine G, a cui si vanno ad associare la fisioterapia e la riabilitazione. Non è certo, però, il miglioramento. Purtroppo, in determinati casi, questa malattia può portare anche alla morte, nei casi più gravi. Alcune persone, invece, riescono a ristabilirsi completamente. Altre, invece, non camminano più dopo appena sei mesi dall’esordio della sindrome di Guillain Barré.

Nelle forme più gravi, si ha la degenerazione secondaria degli assoni, cioè del prolungamento dei neuroni.

In alcuni pazienti, invece, la degenerazione assonale è precoce e compare al posto della demielinizzazione. Tutto dipende, in sostanza, da come questa malattia arriva a colpire la persona e dalla risposta immunitaria. Attraverso un’infezione, potrebbero essere prodotti naturalmente degli anticorpi. Questi anticorpi non riconoscono bene le molecole del nervo e che le considerano simili a quelle dell’agente infettante. In sostanza, vanno a distruggere anche queste.

Spesso, i pazienti avvertono debolezza muscolare soprattutto a livello facciale e orofaringeo.

Circa il 10% dei pazienti devono essere intubati, a fronte di una grave insufficienza respiratoria. Queste persone hanno, inoltre, fluttuazioni della pressione arteriosa, diverse aritmie cardiache, alterazioni a carico della pupilla. Circa il 5% dei pazienti affetti dalla sindrome di Guillain Barré muore. Poiché è una patologia a decorso molto rapido, richiede spesso un monitoraggio costante delle funzioni vitali. Questo è ciò che dobbiamo sapere circa la malattia che ha colpito anche l’ex Milan Oscar Tabarez, che abbiamo visto claudicante ai Mondiali di Russia.