Sindrome di Peyronie: Sintomi, Cause e Nuove Terapie Efficaci

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La malattia di La Peyronie è una condizione che interessa molti uomini, ma spesso viene trascurata a causa della stigmatizzazione che circonda le problematiche legate alla sfera genitale.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità, circa il 7% dei giovani sotto i 40 anni ne è affetto, mentre la letteratura internazionale indica una prevalenza dell’11%. È fondamentale affrontare questo argomento per sfatare i miti e i tabù che impediscono a molti di chiedere aiuto.

Manifestazioni della malattia di La Peyronie

La deformità associata a questa malattia si manifesta tipicamente con un incurvamento del pene, che può presentarsi in vari gradi e forme, come una curvatura laterale o dorsale.

Questo fenomeno, per lo più acquisito piuttosto che congenito, può comparire durante l’adolescenza, portando il giovane a vivere momenti di grande disagio e insicurezza. Il professor Andrea Salonia, esperto in urologia, sottolinea che le cause di questa condizione rimangono in parte sconosciute, ma è noto che fattori come microtraumatismi ripetuti durante i rapporti sessuali possano contribuire al problema.

Cause e fattori di rischio

Un aspetto interessante è che oltre alla predisposizione genetica, diversi studi hanno indicato che abitudini come il fumo di sigaretta, la diabete e l’ipertensione arteriosa possano aumentare il rischio di sviluppare questa condizione.

La malattia di La Peyronie, nota anche come Induratio Penis Plastica, porta a una progressiva fibrosi della tunica albuginea, il rivestimento dei corpi cavernosi del pene, causando dolore e curvatura nel tempo.

Opzioni terapeutiche moderne

Fino a pochi anni fa, l’unica soluzione per la malattia di La Peyronie era rappresentata dall’intervento chirurgico. Oggi, grazie ai progressi nella medicina, è possibile affrontare la malattia con un approccio multimodale, che combina diverse strategie terapeutiche.

Una delle innovazioni più promettenti è l’utilizzo di acido ialuronico, che viene iniettato nel pene in erezione mediante piccole iniezioni. Questo trattamento ha dimostrato di migliorare l’elasticità della tunica albuginea e di ridurre la fibrosi.

Dettagli sul trattamento con acido ialuronico

Il dottor Luca Boeri, esperto in urologia, illustra che nel caso il paziente non riesca a ottenere un’erezione spontanea, viene somministrato un farmaco a base di prostaglandine per facilitare il trattamento.

L’acido ialuronico, grazie alle sue proprietà idratanti ed elasticizzanti, può ridurre il grado di curvatura del pene fino al 10%, migliorando così la qualità dei rapporti sessuali.

Approcci complementari e considerazioni finali

Oltre alle iniezioni di acido ialuronico, esistono altre tecniche mininvasive che possono contribuire a trattare la malattia. I dispositivi vacuometrici, ad esempio, sono stati sviluppati per facilitare la rettilineizzazione del pene attraverso un effetto di trazione. Usati regolarmente, questi dispositivi possono aiutare a migliorare l’elasticità dei tessuti fibrosi e ridurre le curvature nel tempo.

È importante notare che, nei casi più gravi e cronici, può comunque rendersi necessario un intervento chirurgico per correggere la deformità. Tuttavia, la combinazione di terapie non invasive e di supporto, come la ginnastica peniena e l’uso di dispositivi specifici, rappresenta un approccio promettente per molti uomini che si trovano ad affrontare la malattia di La Peyronie.