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Durante la seconda assemblea nazionale dei direttori sanitari, è stato presentato un documento fondamentale per il futuro della sanità italiana.
Questo incontro, parte del 20° Forum Risk Management, ha messo in evidenza le nuove esigenze e sfide che il direttore sanitario deve affrontare in un contesto in continua evoluzione. Le proposte emerse mirano a definire chiaramente il ruolo e le responsabilità di queste figure cruciali all’interno delle aziende sanitarie.
Il documento è il risultato di un anno di riflessioni condivise, finalizzate a delineare le competenze necessarie per una figura che non è solo un gestore, ma un innovatore strategico.
Identificare il direttore sanitario come un leader in grado di sviluppare e implementare strategie sanitarie è essenziale per rispondere alle crescenti esigenze del settore.
Per garantire un riconoscimento adeguato al ruolo del direttore sanitario, sono state individuate cinque misure concrete, approvate da oltre cento direttori presenti all’assemblea. Queste misure non solo rappresentano un investimento per migliorare la qualità dei servizi sanitari, ma pongono anche le basi per un sistema più equilibrato, meritocratico e sostenibile.
La prima proposta riguarda l’istituzione di un elenco nazionale di direttori sanitari, simile a quello già esistente per i direttori generali. Questo strumento garantirà maggiore trasparenza e uniformità nei criteri di selezione, permettendo di attingere a un bacino di talenti qualificati per le nomine.
È fondamentale eliminare la possibilità di rimozione del direttore sanitario entro tre mesi dall’insediamento di un nuovo direttore generale.
Questa misura mira a favorire una continuità gestionale essenziale per il buon funzionamento delle strutture sanitarie.
Le altre tre misure si concentrano sulla retribuzione e sull’autonomia del direttore sanitario. È necessario prevedere una remunerazione che segua il contratto collettivo nazionale del lavoro, garantendo una retribuzione non inferiore a quella prevista per le posizioni apicali della dirigenza medica, come il direttore di dipartimento.
È cruciale garantire una retribuzione omogenea su tutto il territorio nazionale, eliminando le disparità regionali attualmente esistenti. Questo passaggio è fondamentale per attrarre e mantenere i migliori professionisti nel settore sanitario.
È importante separare la retribuzione del direttore sanitario da quella del direttore generale. Questo approccio valorizza specificamente il ruolo tecnico e gestionale del direttore sanitario, assicurando che le sue competenze siano adeguatamente riconosciute e compensate.
Il documento presentato rappresenta un passo significativo verso un sistema sanitario italiano più efficiente e capace di affrontare le sfide attuali.
Stabilire e valorizzare la leadership del direttore sanitario è essenziale per progettare un futuro che metta al centro il paziente, l’innovazione e la sostenibilità. Solo così sarà possibile costruire un sistema sanitario all’altezza delle aspettative e delle necessità dei cittadini.