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Il panorama oncologico in Italia si presenta con dati significativi.
Secondo le stime rilasciate dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), il numero di nuove diagnosi di cancro si attesterà intorno a 390.000, un valore sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, un elemento di grande ottimismo emerge dalla diminuzione della mortalità, che negli ultimi dieci anni ha visto un calo del 9%. Questo report, intitolato “I numeri del cancro in Italia 2025”, è il risultato di un lavoro collettivo di varie organizzazioni, tra cui Airtum e l’Osservatorio Nazionale Screening.
Durante la presentazione avvenuta il 18 dicembre, è stato evidenziato come, per la prima volta, la Commissione Europea abbia riportato un calo assoluto delle diagnosi di tumore. In particolare, l’Italia si distingue per risultati migliori rispetto alla media europea, rappresentando un segnale positivo nel contesto della lotta contro il cancro.
Un aspetto cruciale da considerare è l’importanza della diagnosi precoce.
Nei prossimi anni, l’adesione ai programmi di screening è aumentata notevolmente, in particolare tra il 2025 e il 2025. Le campagne di screening per il tumore della mammella e del colon-retto hanno visto un incremento significativo, sebbene ci siano ancora margini di miglioramento rispetto ai tassi di adesione rispetto agli inviti inviati ai cittadini.
Uno dei temi più critici emersi riguarda le differenze territoriali nell’accesso alle cure.
In particolare, nel Sud Italia, molte pazienti affette da tumore al seno si trovano costrette a spostarsi in altre regioni per ricevere trattamenti chirurgici. Questo fenomeno è accentuato dalla mobilità sanitaria, che evidenzia disparità significative nella qualità dei servizi disponibili.
In risposta a queste sfide, il Piano Oncologico Nazionale 2025-2027 punta a promuovere la prevenzione come priorità strategica, aumentando le fasce di età coinvolte negli screening e mirando a rendere il programma di screening per il tumore del polmone una realtà concreta.
È fondamentale che gli investimenti nella salute pubblica si concentrino anche su programmi di sorveglianza attiva per i tumori ereditari, garantendo così un accesso equo alle cure per tutti.
Il 2025 segna un momento importante per l’oncologia in Italia. Sebbene le nuove diagnosi rimangano stabili, il calo della mortalità e il miglioramento della sopravvivenza sono risultati incoraggianti. Tuttavia, è essenziale continuare a lavorare per colmare le disuguaglianze regionali e garantire che i progressi nella prevenzione e nel trattamento del cancro siano accessibili a tutti.