Una giornata con Emy, la tua Yoga Trainer personale

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Prendersi il tempo per rallentare, liberarsi del superfluo, viaggiare e sperimentare nuove esperienze ci permette di vivere in modo più consapevole.

Per questo motivo, abbiamo deciso di intervistare Emanuela Ruotolo, insegnante certificata Yoga Alliance International in Hatha e Vinyasa Yoga.

Una giornata con Emy, la tua Yoga Trainer personale: conosciamola meglio

Qual è stata la motivazione che ti ha spinto a mollare la città tentacolare per ritagliare una dimensione tua, lontana dai ritmi frenetici?

Lo yoga e mio figlio.

Lo yoga mi ha insegnato a rallentare, avevo maturato già negli anni il bisogno di vivere in una dimensione più piccola, semplice, dove potessi trovare tempo e spazio per praticarlo. Inoltre, l’amore per mio figlio ha giocato un ruolo fondamentale: volevo farlo crescere in un ambiente silenzioso, circondato dalla natura, in mezzo agli animali, con aria buona.

Credo che queste due ragioni siano state il motore che mi ha fatto prendere la decisione di cambiare. Ho iniziato a fantasticare sui posti dove avrei voluto vivere, ma non sapevo dove e come, così ho trovato un paesino di montagna di 2000 abitanti, che è diventato il luogo in cui mio figlio Leonardo ha iniziato ad esplorare il mondo, ed io mi sono dedicata completamente alla pratica dello yoga.

All’inizio non è stato facile passare da Milano a una dimensione così piccola, ma con il tempo ho iniziato ad apprezzare il silenzio, il ruscello la mattina appena sveglia; ho scoperto infinite risorse che ignoravo fino a quel momento e non sono più riuscita a tornare indietro. Questo primo passaggio dalla grande città alla casina di montagna è stato il trampolino di lancio per me e la mia famiglia: ci ha fatto intraprendere una vita completamente diversa, abbiamo iniziato a viaggiare, e poi è arrivata la scelta di trasferirci a Lanzarote.

In questo nuovo contesto è nata la mia accademia di yoga online: Emy Yoga.

Quando è nata la passione per lo Yoga e soprattutto quella tipologia di Yoga?

La passione per lo yoga è nata in un periodo di caos durante gli anni universitari. Nel tentativo di trovare equilibrio e serenità, mi sono iscritta a una scuola di yoga di fronte a casa, a Milano. Quel momento ha risvegliato in me ricordi dell’infanzia, quando facevo danza classica. Ho iniziato per caso con una pratica dinamica, Vinyasa, poi con il tempo ho scoperto e apprezzato anche Yin Yoga, ora le amo entrambe. Ho trovato nello yoga il mio rifugio – e come una lunga storia d’amore – sono ormai passati 11 anni, e niente, non ci siamo più lasciati.

Da quella prima lezione, la mia passione ha iniziato a crescere sempre di più, infatti, ho deciso di intraprendere un corso di Teacher training: sono diventata insegnante certificata Yoga Alliance in Hatha e Vinyasa yoga. Nel 2018 ho fondato Moodra Yoga, la mia prima scuola fisica in Porta Romana, mentre l’anno successivo ho aperto una sede alla Fabbrica del Vapore a Milano.

Dopo varie formazioni in giro per il mondo, ho iniziato ad appassionarmi allo studio dell’anatomia e ho scoperto l’importanza della Miofascia nel benessere psicofisico dei miei allievi. Questo mi ha permesso di sviluppare un metodo tutto mio: il metodo Hydra Yoga, che consente di raggiungere flessibilità in tempi più brevi rispetto a una pratica comune.

Durante il COVID-19 hanno suscitato grande interesse le discipline orientali, con particolare riguardo, oltre al tema del benessere fisico, anche a quello dello stato meditativo. Pensi che quel periodo abbia contribuito attivamente sulle decisioni del tuo futuro?

Il lockdown è stato un grande acceleratore di livelli di coscienza, infatti, ha dato a molti l’opportunità di crescere e riscoprire passioni dimenticate. Per me è stato un momento di totale crisi esistenziale: ero incinta in quel periodo.

Così, per trovare equilibrio, ho iniziato a fare yoga ogni giorno, con il mio bel pancione, fino a poco prima che nascesse mio figlio. Si è acceso in me un forte desiderio di cambiamento, ed è proprio in quel periodo che ho sentito il bisogno di staccarmi dal mio vecchio lavoro, da quello che facevo prima, e dedicarmi al 100% alla mia passione.

Raccontaci una tua giornata tipo

La mia giornata inizia con la parola “Mamma”, dato che mio figlio è la mia sveglia.

Alle 6.30 puntualissimo sbarra gli occhi: colazione in famiglia, lo porto all’asilo, mi immergo per 15 minuti in meditazione, inizio a lavorare al computer e lezione live di yoga a mezzogiorno – che è il mio momento sacro per staccare -. Il pomeriggio, invece, è dedicato completamente all’outdoor, allo stare in mezzo alla natura, agli animali: andiamo a cavallo o al mare.

Come vivi la tecnologia adesso che sei lontana da determinati schemi?

Come un lavoro. Ho imparato a limitarne l’uso al necessario. Dopo l’orario di lavoro stacco e passo alla mia vita offline.

La tecnologia è uno strumento che mi consente di vivere ovunque, ma se non si riesce ad arginarla può prendere il sopravvento. Lo yoga aiuta anche in questo caso: ti fa vivere nel momento presente e con più consapevolezza quando, spesso, utilizzi la tecnologia.