Appendicite: cosa bisogna mangiare dopo l’intervento? I consigli alimentari

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Prima di parlare del regime alimentare più corretto da dover seguire dopo un’appendicectomia, bisogna fare una piccola premessa per spiegare in che cosa consista questa operazione, in modo da aver ben chiaro di cosa stiamo parlando.

L’appendicectomia è una veria e propria operazione chirurgica che viene fatta nella maggior parte dei casi in anestesia totale e che sussiste nella rimozione totale dell’appendice. L’appendice, in termini medici appendice vermiforme o appendice cecale, è un organo sottilissimo lungo dai 5 ai 10 cm che si trova nel lato destro inferiore della pancia, proprio all’inizio dell’intestino crasso (detto anche colon o grande intestino).

L’appendicectomia viene effettuata, appunto, quando l’appendice si infiamma in modo tale da diventare pericolosa per il normale funzionamento del nostro organismo.

Questo può accadere una serie di svariate ragioni: un’occlusione del lume che può essere dovuto da muco raggrumato, noccioli o parassiti; la posizione anomala dell’appendice dovuta magari ad una sua eccessiva lunghezza; ammasso di materiale fecale; un regime alimentare poco corretto e troppo ricco di grassi e coloranti; l’eccessivo fumo di tabacco. Ad ogni modo, qualsiasi si essa la causa scatenante, un’importante infiammazione dell’appendice che si manifesta con forti dolori che possono estendersi in tutto l’addome, va immediatamente risolta tramite asportazione di questo sottile tubulo.

Appendicite: il post operazione

L’intervento di appendicectomia è di solito un’operazione relativamente semplice che non comporta, se l’infiammazione viene riconosciuta e presa per tempo, grosse complicazioni per i pazienti. Viene effettuata oramai in tutti gli ospedali con l’innovativa tecnica videoassistita della laparoscopia, mini-invasiva, che prevede l’incisione di un piccolissimo forellino a livello ombelicale attraverso il quale una mini telecamera e un piccolissimo strumento chirurgico entrano per estrarre appunto l’appendice da questa piccolissima cavità.

Solo in rari casi, si potrà rivelare comunque necessario agire secondo i vecchi criteri che prevedevano, invece, l’incisione di qualche centimetro sopra l’inguine destro, per procedere con l’operazione tradizionale.

Il post operazione prevede quasi sempre una ripresa piuttosto rapida e i pazienti vengono dimessi a distanza di pochissimi giorni dall’operazione. Ciò che, però, bisogna osservare con scrupolo dopo esser stati operati è una specifica e corretta alimentazione.

Trattandosi difatti di un intervento che avviene in capo ad una parte del colon, bisogna dare il giusto tempo a questo organo di riposare e rimettersi in sesto, evitando eccessi e sovraccarichi di cibo.

Il corretto regime alimentare

Dopo l’asportazione dell’appendicite si devono assoluitamente seguire con scrupolo e obbedienza le indicazioni del chirurgo. Nelle primissime ore dopo l’operazione non bisogna assumere alcun cibo solido, anche perchè potrebbero manifestarsi anche alcuni sintomi quali nause e vomito, causati anche dall’anestesia.

La dieta deve quindi essere esclusivamente liquida: acqua, succhi e brodo in piccole quantità.

Gradualmente, nei giorni a seguire, si può iniziare a consumare cibi solidi legerissimi ed altamente digeribili, in modo da non affaticare l’intestino. Assolutamente da evitare carni rosse, fritti, dolci, cibi grassi, formaggi stagionati ed insaccati, alimenti che producono gas come ad esempio i legumi e i broccoli, crostacei, cibi confezionati, alcool e caffè. Prediligere condimenti leggeri, quali l’olio a crudo.

Stop totale a bevande gassate o comunque troppo zuccherate, merendine e caramelle. In caso di stitichezza si possono assumere fibre, ma a piccole dosi e con molta attenzione.

Si tratta di un sacrificio da dover fare per almeno due o tre settimane dopo l’operazione, in modo da dare all’organismo tutto il tempo necessario per riprendere le sue normali funzionalità. A tutto ciò, chiaramente, va associato un pò di riposo e l’evitare di fare sforzi troppo eccessivi.