Calendula: la pianta lenitiva, antispasmodica e antinfiammatoria

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La calendula è un noto antispasmodico e antinfiammatorio naturale, le cui proprietà sono apprezzate e utilizzate in molti ambiti.

Scopriamone insieme le caratteristiche.

Proprietà della calendula

La calendula è benefica per la nostra salute perché contiene triterpeni, polisaccaridi, flavonoidi, fitosteroli, caroteni, mucillagini e amminoacidi.

Le sostanze flavonoidi e antiossidanti aiutano a rafforzare il sistema immunitario e contrastano l’azione dei radicali liberi, mentre le saponine hanno effetti antinfiammatori, cicatrizzanti ed evitano l’accumulo di liquidi nei tessuti.

L’acido clorogenico, invece, ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche, mentre l’acido calendico ha proprietà antidegenerative.

I benefici della calendula non si esauriscono qui, perciò scopriamo insieme quali altri effetti esercita la pianta.

Benefici della calendula

La calendula è famosa soprattutto per i suoi effetti antinfiammatori, rigeneranti e cicatrizzanti. Non a caso viene spesso utilizzata in caso di ferite, proprio per facilitare la guarigione e stimolare la rigenerazione dei tessuti. La calendula, quindi, può tornare utile anche in caso di scottature, arrossamenti e irritazioni della pelle.

Proprio per queste virtù, la pianta viene spesso utilizzata come ingrediente base all’interno di prodotti di bellezza, adatti a pelli secche, irritabili o sensibili.

Le proprietà della calendula non si esauriscono qui. Infatti, in caso di dolori mestruali e addominali, svolge un’azione antispasmodica, mentre le mucillagini della pianta aiutano in caso di colite, ulcere, gastrite e altre patologie che interessano i tessuti interni.

Le saponine della pianta favoriscono la salute del sistema cardiocircolatorio, abbassando i livelli di colesterolo e i trigliceridi, mentre gli estratti alcolici e acquosi regolano la pressione arteriosa.

Calendula: come utilizzarla

La calendula è adatta sia ad un uso interno che esterno. Per un uso interno, è possibile ricavare dalla pianta un infuso, un decotto o una tintura madre, mentre per un uso esterno è possibile ricorrere all’olio essenziale di calendula o alla pomata naturale, da spalmare direttamente sulla zona interessata.

Controindicazioni della calendula

La calendula non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali, ma è sempre meglio chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di utilizzarla.

È sconsigliata in gravidanza e allattamento, e non è adatta per trattare lesioni profonde, perché potrebbe impedire il corretto drenaggio della ferita e favorire l’insorgenza di eventuali complicanze secondarie.