Come coltivare la canapa indiana in Italia, le informazioni

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La canapa indiana sta prendendo sempre più piede in Italia.

A seguito di una legge che prevede che si possa consumare marijuana con un livello di THC inferiore allo 0.6% sono spuntati come funghi shop e prodotti di ogni tipologia riguardo la canapa. Essa può essere mangiata, bevuta, usata per oli, fumata e anche coltivata. La coltivazione ha avuto un vero e proprio boom. Vediamo tutto quello che c’è da sapere.

Coltivazioni di Marijuana

La coltivazione della marijuana sta aprendo un mondo tutto nuovo ma soprattutto eco sostenibile.

Tutti i materiali che derivano dalla pianta sono green. Nelle campagne italiane i campi riservati alla coltivazione della pianta sono aumenti di 10 volte in soli 5 anni. Da 400 ettari circa si è passati a 4000. Tutto ciò ha fatto si che si sviluppassero dei mercati legati interamente alla miriade di prodotti derivanti dalla pianta della marijuana. Possiamo citare mattoni impermeabili, tessuti di vario tipo, alimenti come biscotti, pasta o torte.

Oggi nel 2018, come circa 100 anni fa, la canapicoltura sta avendo successo in tutti i campi in cui è applicata. Venne spazzata via dalla burocrazia e dall’avvento dei materiali artificiali.

Come coltivare la canapa

Potenzialmente ogni persona può avviare una coltivazione di canapa. Si deve rispettare determinate regole al fine di non incappare in problemi con le forze dell’ordine. In primis ci si dovrà procurare un terreno in cui seminare una varietà di canapa presenti all’interno del Catalogo Europeo delle Sementi.

Ciò fa sì che si coltivi canapa che ha un THC inferiore allo 0.2%. La seconda regola da rispettare riguarda la fatturazione di acquisto del seme piantato. Si deve essere in possesso di quest’ultima e avere un cartellino che attesti la certificazione della pianta.

Per ultima cosa si deve avvisare della propria attività il commando delle forze dell’ordine più vicino alla coltivazione.

Una volta fatto tutto ciò sarete in grado di avviare la vostra coltura di canapa.

Sono piante che crescono molto in altezza e larghezza. Esse sono da piantare in primavera e da raccogliere a fine agosto. Per crescere necessitano di molto sole. Soffrono la presenza eccessiva di acqua. Gli accorgimenti da prendere non sono molti. La pianta è molto resistente sia agli eventi atmosferici che alla mancanza di acqua.

Scopo della coltivazione

La pianta della marijuana può essere coltivata per diversi scopi. Da esse, come detto in precedenza, si estraggono molti materiali diversi.

Si può coltivare solo per prelevarne i fiori da destinare agli shop di cannabis light. In alternativa si può lavorare la pianta in modo che si possano realizzare dei tessuti. Anche i semi sono oggetto di vendita. Sono utilizzati in ambito cosmetico e in ambito alimentare. A secondo del prodotto finito che si vuole ottenere si deve trattare la pianta in maniera differente.

Prodotti ottenuti

Tutto ciò che compone la pianta di canapa può essere utilizzato.

Da essa si ricavano le foglie, i fiori, i semi e il gambo in poche parole tutta la pianta. Le fibre che compongono il robusto gambo della pianta sono utilizzate in molti campi. Il campo tessile per primo. Esse sono utilizzate anche in ambito edilizio come per esempio i pannelli fonoassorbenti o intercapedini da parete. Sono anche degli ottimi isolanti.

Le foglie sono applicate maggiormente in campo alimentare. Si possono utilizzare per fare delle tisane o dei frappè.

Talvolta possono essere vaporizzate in appositi vaporizzatori per ambiente.