Come smettere di fare uso di droghe: i consigli per disintossicarsi

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La cocaina, tra le altre droghe, è quella che crea maggiore dipendenza: questa è una delle caratteristiche più note della droga in oggetto, infatti contiene sostanze in grado di influire sui meccanismi del nostro cervello.

Non tutti sanno, però, qual è il modo giusto di aiutare un cocainomane in astinenza. Ecco alcuni consigli per disintossicarsi.

Come smettere di fare uso di droghe

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la tossicodipendenza come una sindrome caratterizzata da comportamenti che mirano al reperimento ed all’utilizzo di sostanze psicoattive.

Questi comportamenti assumono importanza prioritaria rispetto ad altri aventi altre finalità. Chi ne soffre osserva generalmente una mancanza nell’adempimento dei principali obblighi lavorativi, scolastici e perfino quelli legati al proprio ruolo in ambiente domestico.

Spesso i tossicodipendenti sentono il forte desiderio di abbandonare questi atteggiamenti e vorrebbero smettere di drogarsi, ma tale desiderio può essere messo a dura prova dall’astinenza. In particolare, i sintomi dell’astinenza che generalmente spingono il soggetto ad una ricaduta sono due:

  • il dolore fisico, spesso insopportabile che può presentarsi durante la disintossicazione da alcune droghe, per esempio quando si cerca di smettere di assumere eroina
  • il craving, ovvero il desiderio patologico, incontrollabile, di assumere la sostanza che causa la dipendenza.

Smettere di fare uso di droghe: la terapia

Smettere di fare uso di droghe è possibile anche con il TMS. Il trattamento di TMS viene altresì chiamato rTMS, ovvero stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, in quanto prevede diverse sedute ravvicinate da svolgersi nell’arco di poche settimane.

Questa peculiare terapia, conosciuta soprattutto come il metodo non farmacologico per combattere la depressione, ha trovato recente applicazione anche nella cura alla dipendenza da stupefacenti e da altre sostanze, come l’alcol e il fumo.

Il craving, termine anglosassone che definisce il desiderio irrefrenabile e compulsivo di assumere una o più sostanze, si manifesta generalmente con pensieri maniacali riguardanti l’uso di droghe, spesso accompagnati da atteggiamenti indicanti uno stato di grave irrequietezza.

Nessun farmaco può controllare tali sintomi, che possono scatenarsi in qualsiasi momento, specialmente alla vista di oggetti o comportamenti che possono ricordare l’uso di sostanze stupefacenti.

Controllarli è molto difficile, specialmente per i tossicodipendenti che scelgono di smettere di drogarsi da soli e non possono contare sul sostegno di familiari ed amici.

Il trattamento di TMS, capace di eliminare progressivamente il craving. In ogni caso rivolgersi sempre a un professionista che vi aiuti e supporti in questo difficile percorso.