Conoscere la distimia

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Distimia è una parola greca che si riferisce ad una pessima condizione mentale o ad un pessimo umore.

Anche se personalmente non hai mai sofferto di distimia, probabilmente però hai conosciuto qualcuno che ne patisse. A soffrirne solitamente sono persone che vengono percepite come negative, ciniche e che non sono piacevoli da avere vicino; in realtà però queste persone non vogliono essere dei guastafeste, ma semplicemente hanno a che fare con la distimia, una forma di depressione cronica ma lieve.



Cos’è la distimia

Caratterizzata dalla sua lunghezza piuttosto che dalla sua acutezza, la distimia non è come la depressione maggiore. Questa condizione, inizia gradualmente e dura non meno di due anni. Ciò, è in contrasto con la depressione maggiore, che si presenta in modo piuttosto grave, ma può durare per un minimo di due settimane. Sarebbe molto più facile svalutare la distimia come problema minore, poiché questa condizione è più lieve rispetto alla depressione maggiore. In realtà però, la distimia può incidere maggiormente in modo negativo sullo stile di vita di qualcuno a causa della sua durata e può persino portare al suicidio.

Colpisce una piccola ma significativa fetta della popolazione. La ricerca indica che circa il 6% gli americani ad un certo punto della loro vita hanno avuto a che fare con essa. Circa il 3% ha sofferto di distimia nell’ultimo anno. Anche se questa condizione è diversa rispetto alla depressione maggiore, se non viene trattata può portare a condizioni più acute. Spesso ci si riferisce ad una “depressione doppia”.

La famiglia, gli amici e i colleghi possono sottovalutare la distimia credendo si tratti dell’essere semplicemente irritabili o cinici.

E’ importante saper distinguere un tratto della personalità o un cambio di umore temporaneo, da qualcosa di più serio. Una persona che è sempre stata ottimista ed estroversa, ma che ad un certo punto diventa cupa e scontrosa anche per diversi anni, potrebbe soffrire di distimia.

Effetti fisici della distimia

Una depressione lieve associata alla distimia, spesso porta ad una mancanza di interesse verso le attività di cui un tempo la persona era solita godere.

Chi ne soffre, potrebbe anche ritirarsi e avere uno sguardo critico nei riguardi della vita. Inoltre, la costante depressione può provocare cambiamenti nei modelli del mangiare e dormire. Potrebbe diventare difficile concentrarsi, e potrebbero farsi più comuni dei sentimenti di disperazione.

La distimia provoca anche effetti a catena. Per esempio, poiché una persona che soffre di distimia diventa pessimista. Percepisce gli eventi spiacevoli e li considera inevitabili e più traumatici di quello che sono in realtà.

Questo porta ad una depressione ancora più profonda. Allo stesso modo, dato che non è così piacevole avere intorno persone che soffrono di questo disturbo, chi ne sviluppa una distimia diventa più isolato. Ciò può creare un problema ancora più grave.

Le cause della distimia vanno da problemi biochimici, a fattori genetici, a fattori ambientali. Le sostanze chimiche nel cervello che influenzano l’umore possono essere squilibrate. La storia familiare di una persona è probabile che denoti casi di depressioni, e eventi drammatici durante l’infanzia.

La ricerca indica che, il 75% di quelli che sviluppano questa condizione soffrono anche di un altro problema mentale o fisico. Tra queste è inclusa la dipendenza da droghe e alcol, e che le donne sembrano essere più a rischio rispetto agli uomini.

Cure per la distimia

Si potrebbe esordire con un questionario, per determinare se una persona soffra o meno di distimia. La scala di Hamilton per la depressione e il Patient Health Questionnaire, sono due strumenti di valutazione comuni.

La ricerca indica che la distimia non è trattata adeguatamente. In altre parole, il tuo medico di famiglia potrebbe non essere attrezzato a diagnosticare il problema in modo efficace. Uno specialista fa al caso tuo.

I tipi di trattamenti per la distimia possono essere suddivisi in due categorie: trattamento farmacologico e psicoterapia (o terapia della parola).

I trattamenti farmacologici prevedono l’uso di farmaci che alterano le sostanze chimiche nel cervello associate all’umore.

I farmaci comunemente usati sono il Prozac, lo Zoloft e l’Effexor. Alcune persone di età compresa tra i 18 e i 24 anni, quando assumono questi farmaci possono andare in contro ad un maggiore rischio di suicidio. Quindi il monitoraggio dei sintomi di un paziente è davvero importante.

La psicoterapia o la terapia della parola, possono essere utilizzate in combinazione con trattamenti farmacologici o da soli. Parlare della distimia e riconoscerne i sintomi, può aiutare un paziente a prepararsi ad affrontarne gli effetti.

La terapia, può inoltre dare ad una persona altrimenti isolata un ambiente confortevole e comprensivo, in cui condividere sentimenti ed esperienze senza preoccuparsi della piega negativa che la conversazione potrebbe prendere, come la stigmatizzazione e un maggiore isolamento.