Mangiare la pasta la sera fa ingrassare? Consigli

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Sarà vero che mangiare la pasta la sera fa ingrassare? Questo è solo uno dei falsi miti riguardo le corrette regole alimentari.

In particolare, la pasta è uno dei piatti maggiormente amati dagli italiani, che ha negli anni subito delle limitazioni e vessazioni nel nome di un corretto regime alimentare. Un italiano su tre consuma almeno una porzione di pasta al giorno per un valore complessivo di 23 kg a testa ogni anno. Ma nonostante la pasta sia uno degli alimenti principali, molte sono ancora le domande inerenti ai suoi benefici e ai momenti e quantità adatte al suo consumo.

Facciamoci le lecite domande e diamoci le risposte giuste.

La pasta fa ingrassare?

In realtà questa è una legenda che dilaga ormai da anni tra gli amanti delle diete e del benessere, ma realmente sarebbe sbagliato rinunciare completamente a questo prezioso alimento. La pasta infatti, cosi come il pane, è un carboidrato complesso e quindi essenziale per il nostro organismo. Rinunciarvi del tutto oltre ad essere sbagliato è anche pericoloso e controproducente, inoltre la riduzione drastica di questo apporto può generare gravi carenze.

È quindi fondamentale assumere carboidrati ma senza esagerare o strafare, quindi pasta si ma nelle giuste proporzioni e quantità. Anche questo alimento nonostante sia amato da tutti deve essere consumato tenendo conto dell’età, del fisico e del tipo di vita, sedentario o attiva, che si ha. Sbagliato è anche non tenere conto del tipo di condimento che accompagna la nostra pasta, in questo caso prestate attenzione e optate sempre per la genuinità e semplicità.

È veramente vietato mangiare pasta la sera?

Falso. Secondo numerosi studi, tra cui quello dell’Eumetra, la pasta è uno degli alimenti che viene bandita dalle tavole degli italiani a cena. In realtà non vi è alcuno studio scientifico che sostenga la teoria secondo la quale la pasta la sera fa male o sia deleteria per la dieta.

Al contrario, i consumo di pasta la sera a cena potrebbe favorire il relax e migliorare il sonno.

Infatti la pasta risulta ricca di serotonina e melatonina, sostanze rilassanti e consigliate per favorire il riposo. Grazie alla produzione di insulina che avviene ogni qual volta consumiamo della pasta , il triptofano viene assimilato più agevolmente e quindi è un ottimo rimedio per chi soffre di insonnia. Bisogna tenere conto del fatto che consumando pasta a cena e assumendo sostanze importanti si rallenta la produzione di ormoni quali il cortisolo che sono responsabili dello stress.

Quando consumare pasta la sera

Sicuramente se si soffre di insonnia il consumo serale della pasta è da consigliare perché i carboidrati complessi assicurano un sufficiente apporto di triptofano e vitamine del gruppo B.

Inoltre, la pasta ha un’azione rilassante e stimola la produzione di serotonina che è l’ormone del relax e della melatonina che regola il sonno. Anche chi pratica attività fisica dovrebbe consumare, sempre in giuste quantità, perché consente di ripristinare il glucosio muscolare perso con lo sforzo fisico.

Anche per le donne nella sindrome premestruale il consumo corretto di pasta potrebbe regolarizzare gli scompensi di dopamina e serotonina che si hanno in quel periodo del mese.

Quale e quanta pasta preferire

Innanzitutto sfatato il mito che la pasta faccia male, occorre ribadire che le quantità sono essenziali affinché esso rimanga un alimento benefico, quindi occorre cercare di consumare massimo 80 gr di pasta e andrebbe poi preferita quella integrale.

La pasta integrale infatti, a differenza di quella tradizionale, è più ricca di fibre e sali minerali e quindi apporta altri benefici all’organismo oltre a quelli già elencati.

Per chi soffre di diabete la scelta della pasta integrale è da ottima, invece chi soffre di cattiva digestione o colon irritabile potrebbe avere qualche difficoltà. Errore comune oggi è consumare pasta gluten free nonostante non sia stata accertata alcuna intolleranza al glutine. Questo è sbagliato in quanto cosi facendo si danneggia il proprio organismo perchè “gluten free” non equivale a pasta light e quindi si sottrae al nostro organismo il giusto apporto di sostante fondamentali.