Nuoto sincronizzato per bambini: i pro e i contro per il corpo

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Il nuoto sincronizzato per bambini è uno sport molto amato, perché aiuta a scaricare lo stress e a rilassarsi creando splendide coreografie in acqua.

Inoltre, è uno sport consigliato dai pediatri, perché consente lo sviluppo fisico sano nei bambini.

Nuoto sincronizzato per bambini

Benefici

Il nuoto sincronizzato per bambini comporta molti benefici per chi lo pratica. Si tratta di uno sport completo, in cui si allenano contemporaneamente tutti i muscoli del corpo, tonificandoli e irrobustendoli. Non solo, questa disciplina aiuta a svilupparsi correttamente, a crescere in altezza e a perdere peso, scolpendo il fisico.

Il nuoto sincronizzato per bambini, inoltre, consente di socializzare e di divertirsi con altri coetanei, creando degli splendidi spettacoli e coreografie che poi mostreranno ai loro genitori.

Inoltre, comporta dei benefici muscolari, cardiocircolatori e respiratori.

Praticando il nuoto sincronizzato, i bambini impareranno a muoversi con eleganza, ad essere più snodati ed agili. Questo aiuterà i bambini a mantenere una postura corretta e un portamento elegante anche fuori dall’acqua. Inoltre, questa disciplina li aiuterà ad aumentare la resistenza fisica, la coordinazione e la velocità di reazione.

L’età ideale per iniziare a praticare il nuoto sincronizzato è tra i 4 e i 6 anni, mentre per praticarlo a livello agonistico si consiglia di aspettare i 6 o gli 8 anni.

In questo modo lo sport consentirà uno sviluppo sano e corretto.

Il nuoto sincronizzato è uno sport adatto a tutti, anche se è praticato in special modo dalle bambine.

Svantaggi

Anche se il nuoto sincronizzato presenta molti vantaggi per i bambini, vi sono anche dei contro.

Innanzitutto, c’è da dire che benchè questo sport coinvolga i muscoli di tutto il corpo, quelli più sollecitati saranno i muscoli di spalle e braccia. Per questo i nuotatori professionisti hanno le spalle molto più sviluppate rispetto al resto del corpo.

Questo dato potrebbe essere positivo per i maschi, in quanto svilupperebbero di più pettorali, spalle e braccia. Nelle bambine, invece, il nuoto sincronizzato potrebbe comportare un fisico più mascolino, con spalle più pronunciate.

Dato che i muscoli delle gambe lavorano meno rispetto a quelli della parte superiore del corpo, al nuoto sincronizzato andrebbe affiancata un’altra disciplina sportiva. In questo modo lo sviluppo psicofisico del bambino sarà il più completo possibile.

Gli specialisti perciò consigliano di praticare sport come la bicicletta o la corsa, in modo da allenare bene tutti i muscoli.