Obesità e sovrappeso: quali sono i rischi per la salute?

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Anche se strettamente legati, sovrappeso e obesità non sono la stessa cosa: un certo numero di chili di troppo infatti, non causa necessariamente l’insorgenza di patologie.

Se non monitorato tuttavia, il sovrappeso ha un’alta probabilità di tramutarsi in obesità. Sapere se si rientra all’interno dell’una o dell’altra categoria è semplice: basta calcolare l’indice di massa corporea o BMI. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità infatti, il sovrappeso indica un moderato eccesso di peso corporeo, ed è oggi molto diffuso all’interno di tutte le fasce d’età. L’obesità è invece descritta in ambito clinico come una vera e propria patologia cronica, corrispondente a una forma marcata di sovrappeso.

Entrambe le condizioni, seppur di diversa gravità, presentano numerose conseguenze per l’organismo, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico.

Alcuni dati su sovrappeso e obesità

Negli ultimi anni sono stati effettuati numerosi studi circa l’incidenza di sovrappeso e obesità sulla salute globale. Quello che emerge è un quadro piuttosto preoccupante, in quanto secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità la diffusione di tali condizioni sarebbe addirittura raddoppiata nel corso degli ultimi quarant’anni.

Già nel 2008 infatti, il 35% della popolazione mondiale risultava in sovrappeso. Nel 2016 in Italia, l’Istat ha poi calcolato una cifra analoga: circa il 35% degli italiani risultava sovrappeso, con una persona su dieci affetta da obesità. Le regioni più colpite del nostro paese sono quelle del sud, in particolare Molise, Abruzzo e Puglia.

Obesità e sovrappeso: le conseguenze sulla salute

Se le cause che comportano l’aumento di peso possono essere molto diverse fra loro, derivando da alcuni fattori preponderanti quali alimentazione errata e uno stile di vita sedentario, altrettanto si può dire degli effetti dannosi che entrambe le condizioni generano sull’organismo.

Fra le conseguenze più diffuse del sovrappeso e dell’obesità rientrano infatti disturbi legati ai principali processi metabolici, e più in generale fisiologici come:

  • problemi del sistema circolatorio, prima fra tutti l’ipertensione
  • disturbi dell’apparato digerente
  • sindrome metabolica e diabete
  • danni al sistema cardiovascolare come infarti e ictus
  • alcune forme di tumore (al fegato, all’intestino e allo stomaco)
  • artrosi e danni alle articolazioni
  • amenorrea (assenza di ciclo mestruale)

Per quanto riguarda le ripercussioni sulla salute mentale, i disturbi più frequenti sono:

  • bassa autostima
  • insonnia
  • depressione
  • fame compulsiva
  • fobia sociale
  • disturbi d’ansia

Un problema complesso

La cura dell’obesità passa attraverso numerosi step, primo fra tutti il riconoscimento della propria condizione, a cui deve conseguire la ricerca di una consulenza medica specialistica, in modo da poter definire la gravità del problema e provvedere tempestivamente alla messa in atto di strategie finalizzate alla sua risoluzione. Tra i primi fattori implicati nell’insorgenza della patologia vi è infatti la scarsa qualità e la quantità massiccia del cibo consumato: anche per quanto riguarda il sovrappeso, il cambiamento delle abitudini errate permette di prevenire l’aggravarsi del quadro clinico del paziente.

Diete studiate su misura, leggera attività fisica e check-up regolari dei valori sanguigni aiutano a contenere l’aumento di peso e a monitorare lo stato di salute generale dell’organismo. In caso di pazienti gravi, è possibile poi ricorrere ad interventi chirurgici per asportare l’accumulo adiposo in eccesso. C’è da dire comunque che un intervento di chirurgia bariatrica dovrebbe essere l’ultima opzione alla quale ricorrere, in quanto i rischi connessi a questo tipo di operazione sono molto elevati.

La complessità della condizione vissuta dai pazienti obesi può inoltre richiede il ricorso a supporti di tipo psicologico.

Prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile: una sfida aperta

Molto importante risulta anche in questo caso la prevenzione: informando la popolazione circa le conseguenze dell’aumento di peso è possibile evitare che esso influisca negativamente anche su pazienti di giovane età. Non bisogna dimenticare infatti che il sovrappeso e l’obesità infantile costituiscono oggi un problema da non sottovalutare, non solo in nazioni tristemente conosciute a livello globale per l’incidenza di questo disturbo (come per esempio gli Stati Uniti) ma anche in Italia.

L’obesità infantile è stata infatti definita come una vera e propria epidemia: secondo alcune ricerche dell’OMS più di 40 milioni di bambini in tutto il mondo sono oggi affetti da sovrappeso o obesità.