Perché ho il glande arrossato

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Il glande è la parte finale del pene che ha generalmente uno spessore maggiore che il resto del membro.

E’ la zona più sensibile perché ha numerose terminazioni nervose ed è ricoperto da un tessuto chiamato prepuzio. Normalmente ha un colore rosa o rossastro, cambiando naturalmente da persona a persona.

Ci sono casi in un cui si presenta con un colore più scuro o violaceo. Allora è importante rivolgersi al proprio medico per cercare di scoprirne la causa, soprattutto se si sente dolore.

Glande arrossato: cause

Nonostante il colore standard sia generalmente rossastro o rosa, è normale che cambi da un uomo all’altro e che alcuni abbiano un colore più scuro di altri.

L’arrossamento di questa zona può avere diverse cause, per esempio una masturbazione troppo violenta, una scarsa igiene intima oppure l’uso di detergenti con principi attivi altamente aggressivi. A seconda della causa, l’arrossamento avrà caratteristiche diverse, per esempio a chiazze o con vescicole.

Ci sono alcune patologie che ne causano l’arrossamento. Le tre principali sono la balanite, la fimosi e la parafimosi.

Balanite

La balanite è un’infiammazione del glande che ne causa l’arrossamento e il bruciore.

Altri sintomi sono secrezioni di cattivo odore, piaghe, dolore durante la minzione e difficoltà nel ritrarre il prepuzio. E’ importante rivolgersi al proprio medico per intervenire immediatamente.

Le principali cause della balanite possono essere le seguenti:

  • La cattiva igiene. Non pulire bene la zona permette l’accumulo di batteri e provocare infiammazioni.
  • Tipologia di sapone. Al contrario, saponi troppo forti che non rispettano il pH possono provocare balanite. E’ una zona molto sensibile: è importante eliminare qualunque traccia di sapone quando ci si risciacqua.

  • Infezioni. Il caso più comune è l’infezione batterica causata dalla Candida. Possono essere anche infezioni non batteriche causate da virus, come il virus dell’herpes o il virus del papilloma umano.
  • Affezioni dermatologiche come la psoriasi.
  • Può essere dovuta ad un’ipersensibilità dopo il coito.
  • Alcune malattie come il diabete possono produrre balanite.
  • La fimosi può causare balanite.

Il trattamento della balanite dipende dalla causa che l’ha provocata. Non è comunque una malattia grave e con il trattamento inadeguato scomparirà rapidamente.

Fimosi

La fimosi è un’affezione in cui il prepuzio (la pelle che ricopre il glande) non può ritrarsi. Può essere presente dalla nascita, caso in cui si chiama fimosi primaria. L’apertura del prepuzio non è sufficientemente grande per ritrarsi e lasciare il glande visibile. Negli adulti adulti si chiama fimosi acquisita.

Negli adulti le cause più comuni sono la mancanza di igiene, la balanite, infezioni della mucosa che ricopre il prepuzio e il glande, malattie dermatologiche o un tumore.

Il principale trattamento è la circoncisione, cioè l’eliminazione chirurgica del prepuzio.

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Parafimosi

La parafimosi è una malattia per cui il prepuzio di un uomo che non è stato circonciso resta retratto e non può tornare al suo stato normale. Tenendo il prepuzio retratto, la pelle resta dietro alla testa del pene provocando un’oppressione o strangolamento del glande.

Il sangue non fluisce correttamente. E’ importante agire subito altrimenti si rischia la cancrena.

Il trattamento consiste nel ridurre l’infiammazione per stirare nuovamente la pelle e portarla al suo stato naturale. Nei casi più gravi si procede con una piccola incisione del prepuzio per permetterne lo scivolamento.

Glande arrossato: prevenzione

Per prevenire l’arrossamento del glande è importante seguire alcuni accorgimenti:

  • Igiene. Lavare accuratamente la zona, utilizzando un sapone che rispetti il pH della pelle.

    Ricordare di sciacquare completamente.

  • Durante la masturbazione o le relazioni sessuali usare il preservativo: eviterà il rischio di malattie a trasmissione sessuale o il contagio per infezioni micotiche. Evitare masturbazioni e rapporti troppo vigorosi

Nel caso di riscontro di arrossamento o altri sintomi, rivolgersi immediatamente al proprio medico.