Dall’afasia si guarisce? Cos’è e come curarla

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L’afasia è un problema che riguarda un numero importante di persone e che può avere diverse cause.

Scopriamo tutti i dettagli su questo disturbo e vediamo come si cura.

Cos’è l’afasia

L’afasia è un disturbo provocato dalla presenza di lesioni alle parti del cervello preposte al linguaggio. Questo problema si manifesta attraverso una perdita parziale o completa della capacità di espremersi e di comprendere le parole scritte o orali.

In genere l’afasia si manifesta all’improvviso come ad esempio in seguito a trauma cranico oppure ad ictus.

La malattia può sorgere anche gradualmente nel caso di tumore al cervello o di malattia neurologica progressiva.

La maggior parte delle persone affette da afasia sono persone di mezza età o anziane, ma comunque ci sono anche dei bambini che hanno questo problema.

Tipologie di afasia

Quando si parla di afasia si possono intendere diverse tipologie:

  • Afasia espressiva (non fluente): in questo caso il soggetto sa quello che vuole dire ma non riesce ad esprimersi nè in forma scritta nè in forma orale.

  • Afasia wernick (fluente): chi ne è affetto riesce a sentire le voci e a leggere, ma non ad interpretare bene il messaggio e di conseguenza ci sono problemi a livello comunicativo. 
  • Afasia anomica: i soggetti malati non riescono a trovare le parole giuste quando parlano o scrivono.
  • Afasia globale: la persona affetta da questo tipo di afasia non riesce a comprendere linguaggio verbale e scritto, inoltre non riesce ad esprimersi in nessun modo. 
  • Afasia progressiva primaria: chi ne soffre perde progressivamente la comprensione del linguaggio scritto e parlato, inoltre non comprende discorsi lunghi. 

Come si cura l’afasia

L’afasia progressiva primaria è sicuramente la tipologia più rara e per questa non esiste una cura.

Molte afasie invece si possono curare e il problema si risolve subito dopo l’avvenimento che le ha causate. In generale si utilizzano terapie a base di farmaci per migliorare l’afflusso sanguigno al cervello e accrescere quindi  eventuali elementi chimici che sono andati persi.