Antidepressivi: cosa sono, i benefici e gli effetti collaterali

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Per curare alcune problematiche riguardanti l’umore, si ricorre spesso all’utilizzo di antidepressivi.

Questi recenti farmaci sono stati inventati intorno al 1950 e sono comunemente diffusi nelle persone over 65. Il loro progetto prevede molteplici meccanismi d’azione per la risoluzione di differenti problemi, ma la loro assunzione, nonostante prevede dei benefici, deve essere controllata per evitare di incorrere in alcune controindicazioni.

Antidepressivi: cosa sono

Gli antidepressivi sono psicofarmaci utilizzati per la cura della depressione, stati d’ansia o stress estremo. Queste situazioni sono dettate da una condizione di disagio mentale insopportabile per il soggetto che deve ricorre, sotto prescrizione medica, all’assunzione di antidepressivi per evitare un totale crollo psichico.

L’invenzione di questi farmaci è da attribuire a Ronald Kuhn, psichiatra svizzero che, durante una ricerca per la cura della schizofrenia, scoprì casualmente la sostanza chiave degli antidepressivi, ovvero i tricicli. Questi medicinali si suddividono in diverse classi:

  • Antidepressivi triciclici: consigliati nei casi in cui la depressione è presente in media o elevata gravità. Negli ultimi anni sono state condotte delle ricerche che certificano gli effetti collaterali di queste sostanze, pertanto la loro prescrizione è diminuita nettamente.

  • Antidepressivi inibitori delle monoaminossidasi (IMAO): nonostante la loro tempestiva efficacia, non vengono più utilizzati nelle cure cliniche a causa delle loro dannose conseguenze come vertigini, spossatezza ed irrequietezza.
  • Antidepressivi specifici noradrenergici e serotoninergici (NaSSA): in sostituzione ai farmaci descritti precedentemente, è stata creata questa nuova classe di antidepressivi che risulta efficace per i pazienti con gravose problematiche.
  • Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina (NaRI): utilizzati per i soggetti medio-gravi; la sostanza indicata per questa cura risulta essere la reboxetina.

  • Inibitori selettivi della ricaptazione della noradrenalina e dopamina (DNRI): rispetto agli altri farmaci risulta meno incisivo sulle disfunzioni sessuali e sull’aumento di peso. Comunemente noto come bupropione, può essere prescritto in Italia solo dal 2008.

In alternativa ai classici psicofarmaci, possono essere assunti anche degli antidepressivi naturali.

I benefici

Molteplici sono i pazienti che curano i propri disturbi con gli antidepressivi. I suoi principali effetti benefici sono:

  • Riduzione dei pensieri negativi, come suicidio o svalutazione della propria persona.

  • Aumento positivo del proprio umore, uno degli effetti più efficaci di questi psicofarmaci è rappresentato dal ripristino del proprio temperamento che ritrova equilibrio e armonia.
  • Regolano la sensazione di fame, questi farmaci hanno un effetto diretto sull’appetito aumentando il senso di sazietà.

Gli effetti collaterali

Il farmaco antidepressivo deve essere assunto con una dose corretta e in un lasso di tempo funzionale per l’organismo. Tuttavia, nonostante siano stati creati per alleviare una forma di dolore, possono comportare alcune complicazioni tra cui:

  • Insonnia, questi farmaci potrebbero ostacolare il regolare sonno poiché in alcuni casi aumentano le pulsazioni incentivando l’agitazione e i tremori.

  • Vertigini, non tutti gli organismi riescono a rispondere in maniera positiva agli antidepressivi i quali potrebbero comportare un problema di equilibrio e nausea continua.
  • Aumento della massa grassa, spesso all’assunzione degli psicofarmaci consegue un aumento del peso corporeo. Una dieta alimentare è fondamentale per evitare situazioni difficili da recuperare.
  • Diminuzione della potenza sessuale, sia la depressione che i farmaci per limitarla possono manifestare una disfunzione sessuale dovuta ad un’alterazione dell’umore, a spossatezza e all’effetto del farmaco sull’apparato genitale.