Carenza di proteine: la dieta da seguire

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Quando non si riesce ad assumere con la dieta una certa quantità di proteine o aminoacidi, soprattutto quelli essenziali, si può andare incontro a uno stato di carenza proteica.

Ecco allora la dieta proteica da seguire per reintegrare le proteine necessarie all’organismo. 

Carenza di proteine: cos’è e come si manifesta 

Negli adulti sani la carenza di proteine è relativamente rara, dal momento che un regime dietetico adeguato solitamente apporta il fabbisogno quotidiano di proteine.

Il fabbisogno proteico per un adulto corrisponde a 0,8 grammi di proteine animali e vegetali per chilogrammo di peso corporeo al giorno.

Il quantitativo può aumentare a 1,2 grammi pro chilo nel caso si esegua attività fisica a media e alta intensità per 4-6 giorni a settimana. 

A essere più predisposti alla carenza di proteine sono quelli che praticano o necessitano di regimi dietetici particolari, come per alcune patologie e le diete dei vegetariani o vegani, in cui questa condizione può essere più frequente se l’alimentazione non è ben impostata.

Tra le cause della carenza di proteine vi sono:

L’insufficiente apporto alimentare di proteine come avviene nelle diete sbilanciate;

L’anoressia nervosa e altre forme di ipo/anoressia;

L’aumento del fabbisogno per età;

L’aumento del fabbisogno in condizioni psicofisiche specifiche.

Gli atleti, le donne in gravidanza, i bambini e gli adolescenti in fase di crescita, ad esempio, hanno bisogno di un po’ più di proteine;

L’aumento del fabbisogno in presenza di patologie;

Alcune malattie intestinali o dello stomaco possono causare una carenza di proteine secondaria al malassorbimento.

I segni e i sintomi di un deficit di proteine nel sangue possono essere:

Una sensazione di stanchezza eccessiva e inspiegabile (astenia);

magrezza patologica (si può vedere anche dalla maggior prominenza delle ossa del collo o della clavicola);

perdita di capelli;

indebolimento del sistema immunitario (i globuli bianchi importanti per la risposta immunitaria sono composti da proteine);

debolezza delle ossa, fino a favorire la presenza di osteoporosi per la riduzione della tensione muscolare sulla struttura scheletrica e per la riduzione dell’effetto cuscinetto del muscolo sull’osso;

maggior difficoltà nella guarigione delle ferite;

dermatite squamosa o irritazione della pelle, perché la mancanza di proteine può rendere l’epidermide più vulnerabile agli allergeni e ad altre sostanze irritanti, fino alla comparsa di lesioni da decubito ;

ritenzione idrica , con accumulo di liquidi nelle parti inferiori del corpo e, in particolare, con edemi a livello degli arti inferiori.

Questo sintomo rappresenta un indice di carenza proteica molto grave.

La dieta per carenza di proteine: cosa mangiare

La dieta che aiuta chi ha carenza di proteine dovrebbe essere a base di questi alimenti che appunto sono ricchi di proteine. Ecco quali mangiare e quanto spesso:

Carne: come manzo, vitello, pollo, coniglio, tacchino.

Pesce: alternare tutti i tipi di pesce, utilizzando anche pesce surgelato e occasionalmente, se necessario, pesce in scatola preferibilmente al naturale.

Da consumare almeno 3 volte la settimana.

Formaggi: un paio di volte a settimana, sostituire il secondo piatto di carne o uova con 100 g di formaggio fresco o 50 di stagionato come Grana Padano DOP. Questo formaggio ha un elevato contenuto di proteine ad alto valore biologico (il 33% del suo peso) e contiene i 9 aminoacidi essenziali.

Inoltre può essere consumato giornalmente grattugiato per insaporire i primi o i passati di verdure al posto del sale.

Il consumo incrementa l’apporto proteico ai pasti e favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio.

Affettati: scegliere i più magri (prosciutto cotto, crudo, bresaola, speck, arrosto di pollo o tacchino), privandoli del grasso visibile.

Uova: non sono affatto controindicate negli anziani: al contrario, rappresentano un alimento nutriente, economico e ricco in proteine. Si consiglia di consumare 2-4 uova alla settimana. 

Latte parzialmente scremato o uno yogurt magro: in particolare quello colato (greco) perché contiene mediamente 3 volte proteine (9,5g/100) rispetto a quello normale. 

Legumi: (fagioli, piselli, lenticchie, soia…), sono i vegetali che contengono più proteine, inoltre, associandoli ai cereali (ad es.

pasta e fagioli, riso e piselli) oppure in minestrone, apportano aminoacidi simili a quelli della carne o del latte.

Cosa fare in caso di carenza proteica

In caso di carenza di proteine, si consiglia:

Una costante attività fisica, aerobica e anaerobica (150 minuti a settimana, ottimali 300), che è in grado di limitare fortemente il processo sarcopenico , se unita a esercizi di rinforzo muscolare.

Monitorare il peso corporeo per prevenire la malnutrizione. 

Seguire la dieta, come quella indicata precedentemente.