Carne rossa: benefici per la salute e controindicazioni

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Al fine di garantire il giusto apporto di nutrienti necessari per il corretto funzionamento dell’organismo, il consumo di carne è raccomandato da medici e nutrizionisti in quanto in grado di fornire preziose sostanze come proteine e ferro.

Nonostante ciò, soprattutto a causa dell’enorme impatto di allevamenti e processi industriali legati al ciclo produttivo della carne sull’ambiente, negli ultimi decenni si è assistito a una vera e propria capagna mediatica volta a scoraggiare il consumo di questo alimento. Se è vero che il discorso etico circa il consumo di carne da parte della popolazione mondiale deve essere sempre tenuto in considerazione, è innegabile che essa ricopra un ruolo fondamentale all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

I benefici della carne rossa sulla salute.

La carne rossa: quali specie include?

Ma quale tipologia di carne può essere definita “rossa” e perchè? Innanzitutto, è bene fare alcune distinzioni. Per carne rossa infatti, si intende principalmente quella appartenente a specie come:

  • bovini (vitello, vitellone, manzo, vacca e bue)
  • suini (maiale)
  • equini (cavallo, puledro, asino)
  • ovini (pecora, agnello)
  • caprini (capre)

Non solo quindi mucca e maiale, ma un insieme più ampio di tutti quegli animali di allevamento o di alpeggio costituiti da carne dalla colorazione rosa intensa o rossa, la quale differisce in modo piuttosto marcato da quella bianca contenuta in volatili o conigli.

Le proprietà benefiche della carne rossa

In generale la carne rossa è una fonte proteica molto utile per l’organismo, in quanto la composizione stessa delle proteine animali risulta molto simile a quella umana. Ciò comporta un elevato tasso di utilizzabilità delle proteine da parte del nostro corpo, permettendo così di soddisfare al meglio i differenti processi in cui esse sono coinvolte. Forse non tutti sanno che le proteine assolvono alla produzione di numerosissime altre sostanze e cellule fondamentali per la salute.

Esso sono infatti implicate nella produzione di ormoni, neurotrasmettitori e persino anticorpi. Anche all’interno della stessa carne rossa tuttavia, è necessario distinguere fra le varie tipologie di pezzatura (le parti dell’animale) considerate e fra le diverse specie. Ogni categoria di prodotto presenta infatti particolari caratteristiche orgnanolettiche e nutrizionali.

Tra le carni più magre e ricche di proteine nobili rientra infatti il vitello, il quale grazie a tagli come la fesa, il girello e la noce contiene poco meno del 5% di grassi.

Anche la lonza di maiale e il filetto rientrano tra le pezzature più consigliate in una dieta equilibrata e a basso contenuto lipidico. Ma le carni rosse contengono molte altre sostanze benefiche fra le quali è bene ricordare:

  • vitamine B1, B2, B12
  • ferro
  • acido folico
  • fosforo
  • magnesio
  • zinco
  • potassio

Questi minerali, primo fra tutti il ferro, vengono utilizzati dall’organismo per apportare la giusta quantità di ossigeno ai tessuti e per regolare l’equilibrio idrico, oltre ad essere coinvolti in tutti i processi metabolici.

Quali sono le controindicazioni?

Non solo salute e benessere: un consumo eccessivo di alcuni tipi di carne, come i salumi, le carni processate e lavorate (soprattutto quelle affumicate o in scatola, ricche di conservanti) può causare l’insorgenza di numerose patologie, legate a differenti funzioni fisiologiche. Gli esperti consigliano quindi di non consumare carne rossa più di due o massimo tre volte a settimana, e di prediligere sempre alimenti freschi e cotti in modo sano (evitando quindi fritture e burro).

Fra i principali rischi connessi al consumo di carne rossa rientrano infatti:

  1. problemi della digestione, come reflusso e gastrite
  2. malattie cardiovascolari
  3. osteoporosi
  4. gotta
  5. disbiosi intestinale
  6. tumore del colon-retto (nei casi più gravi, dovuti a un consumo eccessivo per molti anni)

Carne rossa sì quindi, ma senza esagerare!